
GPS 2025: Come Funziona la Fase Zero per i Docenti di Sostegno
La Fase Zero delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) introdotta dal 2025 rappresenta una svolta significativa per la gestione delle supplenze annuali dei docenti di sostegno nella scuola italiana. Questa novità mira a risolvere una delle maggiori criticità del sistema scolastico: la discontinuità didattica, che colpisce duramente soprattutto gli alunni con disabilità. La Fase Zero prevede che le famiglie degli studenti con sostegno possano richiedere la conferma del docente precario già impiegato nell’anno precedente. Questo meccanismo permette di rafforzare il rapporto tra studente e insegnante, facilitando il proseguimento di un percorso educativo stabile ed efficace. Le procedure sono state semplificate e scandite da scadenze chiare: i docenti devono manifestare la propria disponibilità entro metà giugno, le famiglie presentano richiesta formale alla segreteria scolastica e il tutto viene gestito tramite il sistema informativo SIDI, che si riapre appositamente a fine giugno. Questo processo punta a garantire trasparenza, rapidità e chiarezza sia per le famiglie sia per le scuole, eliminando incertezze che frequentemente caratterizzavano il periodo di assegnazione delle supplenze.
Dal punto di vista delle procedure operative, la Fase Zero introduce passaggi ben definiti che intendono agevolare la collaborazione tra famiglie, scuole e docenti. La famiglia dell’alunno compila una domanda di conferma per il docente, che a sua volta deve dichiarare ufficialmente entro il 15 giugno la volontà di rimanere al fianco dello stesso studente. Le scuole raccolgono tutte le informazioni e le inseriscono nel sistema SIDI tra il 24 e il 27 giugno. Successivamente, viene pubblicato il bollettino di nominabilità che rende trasparenti gli esiti delle richieste, consentendo così una pianificazione ordinata dell’avvio dell’anno scolastico. Questa innovazione, tipica delle GPS 2025, offre diversi vantaggi: maggiore continuità per gli alunni, coinvolgimento attivo delle famiglie nella scelta dei docenti, semplificazione burocratica per le scuole e valorizzazione professionale per i docenti di sostegno precari. Tuttavia, non mancano le criticità: possibili conflitti nella gestione di richieste concomitanti per lo stesso docente, rischi di turn over persistente qualora i docenti scelgano di non confermare la permanenza e la necessità per il personale amministrativo di gestire il nuovo carico di lavoro in tempi ristretti.
L’impatto della Fase Zero non si limita alle singole procedure, ma riguarda in profondità tutti gli attori della scuola: famiglie, personale docente e istituzioni scolastiche. Dal punto di vista delle famiglie, la Fase Zero costituisce un riconoscimento concreto del loro ruolo centrale nella definizione del percorso scolastico dei figli, offrendo anche garanzie di continuità e benessere per gli studenti. Le scuole, grazie a questa innovazione, possono pianificare con maggiore certezza la costituzione delle classi e l’assegnazione delle risorse; tuttavia devono prepararsi con formazione specifica per il personale, così da affrontare efficacemente la nuova procedura. Per i docenti si apre una possibilità di consolidamento professionale, anche se resta cruciale la tempestività e la correttezza della comunicazione delle proprie scelte. In conclusione, la Fase Zero delle GPS 2025 rappresenta un passo importante verso un sistema scolastico più inclusivo e trasparente, che punta a migliorare sensibilmente la qualità dell’inclusione degli alunni con disabilità, pur lasciando spazio a miglioramenti futuri basati sull’esperienza operativa del primo anno di attuazione.