
Graduatorie sostegno ITP: disparità nei punteggi
Il tema della disparità nei punteggi assegnati ai docenti ITP (Insegnanti Tecnico-Pratici) rispetto ai docenti teorici nelle graduatorie per il sostegno è di stretta attualità e riguarda principi di equità e meritocrazia nella scuola italiana. L’introduzione dell’Ordinanza Ministeriale n. 88 ha comportato una penalizzazione per i docenti ITP, sottraendo loro 24 punti nella valutazione del titolo di specializzazione sul sostegno. Questa disparità è considerata ingiustificata dal Movimento ITP Specializzati sul Sostegno Didattico perché sia i docenti ITP sia quelli teorici affrontano un percorso identico in termini di formazione, tirocini e prove finali. La normativa distingue tuttavia tra l’abilitazione disciplinare dei docenti teorici, riconosciuta ai fini dei punti aggiuntivi, e la posizione dei tecnici, spesso esclusi da tali riconoscimenti anche se svolgono un ruolo fondamentale nella didattica. Tale discriminazione ha effetti concreti: riduce le opportunità lavorative per i docenti tecnico-pratici, limita la loro presenza nelle graduatorie di vertice e riduce la componente laboratoriale nell’offerta di sostegno, con conseguente diminuzione della qualità inclusiva per gli alunni disabili.
Il Movimento ITP sostegno e le principali sigle sindacali hanno avanzato richieste chiare per la modifica della normativa. Propongono la parificazione dei punteggi tra tutte le tipologie di docenti specializzati, il riconoscimento del percorso ITP ai fini dei punti aggiuntivi e l’avvio di un confronto con le istituzioni. Secondo sostenitori e tecnici della scuola, l’attuale normativa non tiene conto della reale evoluzione delle competenze nella didattica. L’assenza di parità mina la motivazione dei docenti tecnico-pratici e rischia di impoverire la scuola italiana proprio in un settore strategico come il sostegno, dove la dimensione pratica e inclusiva è essenziale per il successo formativo degli alunni con bisogni speciali. Le evidenze aggiornate alle graduatorie 2025 mostrano un calo significativo della presenza ITP nelle prime posizioni, con impatti anche sull’orientamento dei giovani verso il ruolo di docente di sostegno e con criticità crescenti nella gestione delle risorse umane all’interno della scuola.
Per superare queste criticità, si richiede un intervento legislativo urgente, volto a garantire parità di trattamento e a valorizzare tutte le competenze della scuola. Le proposte includono la modifica dell’Ordinanza Ministeriale n. 88, l’allineamento ai principi europei sulle pari opportunità e l’adeguamento dei criteri di valutazione dei titoli. L’obiettivo a breve termine è intervenire già dal prossimo aggiornamento delle graduatorie, mentre a lungo termine si auspicano sistemi di valutazione trasparenti e aggiornati, capaci di premiare il merito reale senza discriminazioni. L’efficacia delle azioni dipenderà dalla capacità del legislatore di ascoltare le istanze della base e delle rappresentanze, restituendo giustizia e motivazione ad una categoria professionale decisiva per il successo dell’inclusione scolastica e il diritto allo studio per tutti.