Paragrafo 1
Nel 2025 il personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) delle scuole italiane sarà protagonista di importanti novità sul tema delle posizioni economiche. Si tratta di riconoscimenti retributivi aggiuntivi, attribuiti a chi svolge compiti particolari e desidera arricchire il proprio percorso professionale. La procedura d’accesso ha richiesto la presentazione della domanda entro il 13 dicembre 2024 attraverso piattaforme ministeriali, garantendo trasparenza e accessibilità. Il beneficio economico consiste in un incremento annuo lordo di circa 700 euro, non un premio una tantum ma un incentivo ricorrente che mira a valorizzare la professionalità ed esperienza maturata. Per la loro attribuzione è essenziale seguire e superare corsi di formazione specifici, programmati da luglio 2025, che certificheranno nuove competenze e abiliteranno a ruoli di maggiore responsabilità, come la gestione del protocollo o il coordinamento di attività amministrative complesse. Questa tornata risulta particolarmente importante anche per l’elevato numero di domande presentate e per l’attenzione ai processi di mobilità interprovinciale che, per la prima volta, vedono la posizione economica "seguire" il lavoratore nella provincia di nuova destinazione.
Paragrafo 2
Un aspetto centrale delle nuove posizioni economiche ATA per il 2025 riguarda la loro compatibilità con la mobilità interprovinciale. Molti dipendenti hanno infatti presentato domanda sia per la posizione economica sia per il trasferimento di provincia, alimentando domande pratiche sui criteri di attribuzione. La soluzione adottata dal Ministero tutela il lavoratore: la posizione economica, una volta ottenuta, si "sposta" insieme all’interessato nella nuova provincia. Così, se un assistente amministrativo vince la posizione economica a Modena e poi si trasferisce a Ragusa per mobilità, mantiene il diritto all’incentivo, che verrà ricondotto al contingente di posti disponibili nella nuova sede. Non vi è, pertanto, perdita di benefici o necessità di ripetere la domanda, fatto salvo il rispetto delle regole sulle disponibilità provinciali. In caso di mobilità avvenuta dopo la chiusura delle candidature ma prima dell’effettiva attribuzione, la posizione economica rimane garantita e viene regolata secondo i criteri della nuova provincia. Questo sistema, basato su trasparenza e continuità, elimina zone d’ombra e rafforza la motivazione del personale scolastico.
Paragrafo 3
L’introduzione delle posizioni economiche ATA e la loro automatica attribuzione anche in caso di mobilità interprovinciale sono regolamentate da precise circolari e disposizioni ministeriali, con il supporto delle segreterie scolastiche e degli Uffici Scolastici Regionali. I corsi di formazione obbligatori, con durata compresa tra 20 e 40 ore, rappresentano il vero motore di valorizzazione, abilitando a incarichi superiori e confermando la centralità della formazione nel mondo ATA. Tuttavia, restano alcune criticità operative, come i possibili ritardi nell’aggiornamento delle graduatorie o la carenza di posti in alcune province, che richiedono attenzione e comunicazione puntuale con le segreterie. La base normativa di riferimento è solida, fondata sul Contratto Collettivo e sulle circolari ministeriali pubblicate tra il 2024 e il 2025. In prospettiva futura, questa tornata segna un passo avanti per la valorizzazione del personale ATA, che può contare su tutele chiare, benefici economici stabili e nuove opportunità di crescita, con l’auspicio che la formazione continua e la digitalizzazione delle procedure migliorino ulteriormente l’efficienza e la trasparenza del sistema.