
Previdenza complementare 2024: crescita e nuove sfide
1. Crescita degli iscritti e andamento del settore
Il report COVIP 2024 evidenzia una crescita costante del sistema della previdenza complementare in Italia. Il numero degli iscritti ha superato la soglia dei dieci milioni, crescendo del 4% rispetto al 2023, dimostrando un rafforzamento della consapevolezza tra i lavoratori sull’insufficienza della sola previdenza pubblica per garantire un adeguato reddito in età pensionistica. Questo incremento è stato favorito da una serie di campagne informative e incentivi fiscali, oltre che dal rinnovato impegno dei datori di lavoro nella promozione dell’adesione collettiva ai fondi pensione. La digitalizzazione delle procedure ha inoltre semplificato l’accesso, risultando fondamentale soprattutto per i giovani. Oltre ai lavoratori dipendenti, si registra un coinvolgimento crescente di autonomi e professionisti, con particolare attenzione al segmento degli under 35, grazie a iniziative di sensibilizzazione rivolte ai contesti universitari e agli ambienti lavorativi giovanili. Questi trend positivi sottolineano il ruolo ormai imprescindibile della previdenza integrativa nel panorama sociale ed economico italiano, ma l’analisi mostra anche come la piena maturazione del secondo pilastro previdenziale si scontri ancora con alcune sfide strutturali che necessitano di interventi mirati e continui anche in futuro.
2. Disparità generazionali e territoriali, dinamiche dei contributi
Malgrado i progressi, il report COVIP 2024 evidenzia nette disparità sia generazionali che geografiche. Sebbene la partecipazione dei giovani sia in crescita rispetto al passato, la quota degli under 35 resta significativamente inferiore rispetto agli over 45, per ragioni che vanno dalla minor disponibilità economica a una carenza di informazione e fiducia nei fondi pensione. Ancora più marcato è il divario tra Nord e Sud Italia: il 57,7% degli iscritti risiede nel Nord, che si conferma il motore della previdenza integrativa grazie a migliori condizioni economico-occupazionali e una tradizione consolidata in materia di welfare. Al contrario, il Sud e alcune aree del Centro stentano a recuperare terreno, sia in termini di numero di adesioni che di contribuzione media, la quale si attesta intorno ai 2.890 euro annui ma con notevoli divari tra macroaree e categorie di lavoratori. I lavoratori delle regioni settentrionali e delle grandi aziende contribuiscono sopra la media nazionale, mentre autonomi e lavoratori meridionali versano importi inferiori. Queste disparità impongono la continua necessità di politiche di incentivazione e informazione dedicate, in modo da favorire l’equità e la diffusione omogenea della previdenza complementare su tutto il territorio nazionale, coinvolgendo soprattutto giovani, donne e residenti nelle aree tradizionalmente meno servite.
3. Ruolo dei fondi, impatto systemico e prospettive future
I fondi pensione aperti hanno registrato una delle performance più significative del 2024, con un aumento degli iscritti del 7% e una particolare attrattiva per autonomi, giovani e professionisti grazie alla loro flessibilità e accessibilità. I fondi negoziali restano invece la scelta prevalente per i lavoratori dipendenti delle grandi aziende e del settore pubblico, evidenziando una continuità negli investimenti e nelle performance finanziarie. La previdenza integrativa si afferma come pilastro strategico per la stabilità socio-economica del Paese, essenziale per controbilanciare la riduzione delle prestazioni della previdenza obbligatoria, prevenire la povertà tra i pensionati e accrescere la cultura finanziaria della popolazione. Dal punto di vista macroeconomico, i contributi raccolti e gestiti dai fondi pensione rappresentano una risorsa importante anche per gli investimenti nell’economia reale. Guardando al futuro, COVIP punta su una maggiore inclusione, processi di digitalizzazione, campagne di sensibilizzazione e interventi formativi per ampliare la platea degli iscritti e ridurre i differenziali esistenti, con l’obiettivo di consolidare una previdenza complementare davvero universale ed efficace.