
Yoshua Bengio presenta LawZero: la nuova non-profit per un'intelligenza artificiale “onesta” e trasparente
Yoshua Bengio, pioniere mondialmente riconosciuto dell’intelligenza artificiale e vincitore del Turing Award, ha lanciato LawZero, una non-profit con l’obiettivo di assicurare che le AI operino in modo onesto, trasparente e responsabile. Bengio, noto per il suo impegno nell’etica e nella regolamentazione delle tecnologie intelligenti, ha promosso la nascita di LawZero in risposta alle crescenti preoccupazioni riguardo all’autonomia e all’imprevedibilità delle AI avanzate. La missione fondante di LawZero è prevenire e identificare comportamenti scorretti nelle intelligenze artificiali, utilizzando strumenti sia tecnologici sia etici. Il robusto finanziamento iniziale di 30 milioni di dollari dimostra la serietà del progetto e la volontà del settore di promuovere un’AI al servizio della collettività. Queste risorse serviranno per reclutare esperti multidisciplinari e avviare campagne educative, garantendo un approccio ampio e condiviso alla complessa sfida della governance AI.
Il primo e innovativo progetto di LawZero si chiama Scientist AI: una piattaforma aperta e collaborativa pensata per monitorare costantemente il comportamento delle AI, identificare rischi di bias e rilevare pattern di anomalie o scorrettezze. Scientist AI funge da "scienziato artificiale" indipendente che analizza dati provenienti sia da aziende che da utenti, segnalando eventuali comportamenti ingannevoli nei sistemi intelligenti. Questo meccanismo di audit, adattivo e trasparente, mira a colmare il divario tra sviluppatori, utenti finali e regolatori, promuovendo la fiducia pubblica nelle nuove tecnologie. LawZero propone tre pilastri per garantire un’AI sicura: etica, trasparenza e prevenzione. Utilizzando standard aperti, strumenti di controllo tecnologico e protocolli indipendenti, l’organizzazione si posiziona come garante neutrale nell’ecosistema AI, favorendo pratiche responsabili e mitigando il rischio di tecnologie opache o dannose.
Il contesto globale vede un’accelerazione nel dibattito su regolamentazione e standard internazionali per l’AI. La rapida evoluzione delle tecnologie e la difficoltà d’accesso ai codici sorgente complicano il monitoraggio e la regolamentazione. Tuttavia, LawZero si distingue come catalizzatore di cooperazione interdisciplinare, coinvolgendo policy maker, industria, ricercatori e società civile. Il modello non-profit, ispirato a realtà come OpenAI (agli inizi) e il Future of Life Institute, gode di credibilità pubblica grazie all’assenza di interessi commerciali diretti. Il lancio di LawZero ha suscitato interesse e dibattito nella comunità scientifica e tecnologica, tra entusiasmo e richieste di accountability della stessa organizzazione. In conclusione, LawZero segna una tappa cruciale nell’evoluzione di una AI trasparente e responsabile: se riuscirà a rispettare le sue promesse, potrà rappresentare un laboratorio di soluzioni, un ponte tra innovazione e tutela dei diritti e un modello operativo al servizio del bene comune.