Paragrafo 1
Nel panorama delle novità legislative recenti riguardanti l’abilitazione al sostegno, la pubblicazione dell’avviso n. 21907 del 4 giugno 2025 da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito introduce una fondamentale possibilità per i docenti: la rinuncia volontaria al riconoscimento di un titolo estero di specializzazione sul sostegno. Ciò avviene nel contesto del decreto legge 31 maggio 2024, n. 71, che disciplina in modo più definito tutto il processo di abilitazione e l’accesso alle procedure specialistiche relative al sostegno. Questa decisione è particolarmente utile per coloro che, a fronte di lungaggini e incertezze nelle pratiche di riconoscimento dei titoli ottenuti in paesi UE o extra-UE, preferiscono intraprendere il percorso nazionale dei corsi di specializzazione (INDIRE), con maggiori garanzie di spendibilità del titolo ottenuto in Italia. È stato fissato uno specifico termine temporale, dal 5 al 25 giugno 2025, durante il quale sarà possibile presentare domanda di rinuncia seguendo una procedura dettagliata che prevede la compilazione di appositi modelli e l’inoltro attraverso la piattaforma SIDI o via PEC, a seconda delle proprie credenziali di accesso e delle procedure stabilite.
Paragrafo 2
Chi deve inoltrare la domanda? Sono chiamati in causa tutti quei docenti che hanno già avviato una procedura di riconoscimento del titolo di sostegno conseguito all’estero ma intendono formalmente rinunciare al relativo riconoscimento in Italia, per poter accedere ai corsi di specializzazione sul sostegno INDIRE previsti dall’articolo 7 del D.L. 71/2024. Questo atto, tutt’altro che banale, comporta conseguenze rilevanti: dalla definitiva inutilizzabilità, nel sistema scolastico italiano, del titolo estero non più riconosciuto, fino alla possibilità di iscriversi ex novo ai percorsi formativi italiani. Affinché la domanda sia considerata valida, è indispensabile attenersi a tutte le prescrizioni formali: allegare i documenti richiesti (modello ufficiale, documento di identità, attestazione di avvio procedura ecc.) e rispettare rigorosamente la finestra temporale indicata. La trasmissione della domanda tramite SIDI è riservata al personale già accreditato, mentre via PEC si apre anche a chi non dispone di credenziali specifiche. In entrambi i casi, la conservazione della ricevuta di invio è obbligatoria come attestazione dell’avvenuta richiesta.
Paragrafo 3
Dal punto di vista operativo e prospettico, la possibilità di rinunciare al riconoscimento del titolo estero rappresenta un’opportunità decisiva all’interno di una normativa sempre più attenta alla trasparenza, all’efficacia e alla qualità della formazione per il sostegno in Italia. Da una parte, si consente a migliaia di docenti di regolarizzare rapidamente la propria posizione, chiudendo iter lunghi e incerti legati ai titoli stranieri; dall’altra, si rafforza il percorso nazionale di specializzazione, che ora punta a un innalzamento degli standard formativi e ad una selezione più severa degli aspiranti specialisti di sostegno. Il Ministero, con l’avviso 21907, precisa tutte le istruzioni operative, raccomandando di verificare i requisiti e seguire la procedura passo-passo, onde evitare l’inammissibilità della domanda. L’articolato intervento normativo si inserisce negli sforzi per garantire qualità, equità e legalità all’interno della scuola italiana e tutela sia le istituzioni che i candidati, promuovendo titoli certificati e perfettamente spendibili nel sistema educativo nazionale.