Ansia e adolescenti: il mostro invisibile che colpisce gli studenti, strumenti e strategie dalla psicologa Giusi Mannelli

Ansia e adolescenti: il mostro invisibile che colpisce gli studenti, strumenti e strategie dalla psicologa Giusi Mannelli

L’ansia tra gli adolescenti rappresenta oggi una vera emergenza educativa, in costante crescita specialmente negli ambienti scolastici. I giovani sono esposti a una combinazione di fattori di stress: pressioni scolastiche, aspettative familiari, timori per il futuro, difficoltà relazionali e l’impatto dei social media. A Palermo, la psicologa Giusi Mannelli ha acceso i riflettori su questa realtà durante la presentazione del suo libro “Vivi senza catene, strategie per governare l’ansia”, coinvolgendo direttamente studenti, educatori e cittadini. L’evento ha dimostrato come il dialogo tra ragazzi e adulti, mediato anche da esperienze teatrali, possa rendere più visibile un fenomeno spesso nascosto e stigmatizzato. Il libro di Mannelli si propone come una guida accessibile sia ai ragazzi che a genitori e docenti: attraverso casi reali, strumenti pratici e un linguaggio diretto, invita i giovani a non nascondere l’ansia, ma a parlarne e affrontarla con l’aiuto di adulti competenti. Il testo sottolinea inoltre l’urgenza di pensare alla salute mentale in modo sistemico e condiviso, superando tabù e isolamenti.

I dati emersi durante la presentazione del libro sono allarmanti: oltre il 51% degli studenti delle scuole superiori di Palermo dichiara di provare ansia o tristezza prolungata. Questo elemento, che trova riscontro anche su scala nazionale, riflette l’entità di un problema che va ben oltre il singolo episodio di disagio. Gli effetti dell’ansia si manifestano non solo a livello emotivo, ma anche con sintomi fisici quali palpitazioni, mal di testa, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione e fino, nei casi più gravi, a isolamento sociale e abbandono scolastico. Le cause identificano nello stress da prestazione, nelle difficili relazioni interpersonali, nei problemi familiari e nella pressione esercitata dai social network, i principali fattori scatenanti. Se ignorata, l’ansia può diventare "il mostro silenzioso" capace di compromettere la crescita dell’adolescente e la sua serenità. Per questo motivo, diventa essenziale riconoscere i segnali precoci di disagio e intervenire con strategie mirate e un supporto diffuso.

Tra le soluzioni concrete proposte da Giusi Mannelli si trovano strategie semplici ma efficaci: curare l’alimentazione, promuovere l’attività fisica regolare, garantire sonno di qualità, apprendere tecniche di rilassamento, coltivare reti sociali positive e sensibilizzare famiglie ed educatori al dialogo costante. Un aspetto particolarmente innovativo emerso dall’evento palermitano è il ricorso al teatro come strumento pedagogico: grazie a performance realizzate dagli stessi studenti, è stato possibile dare voce alle loro esperienze e abbattere lo stigma che spesso circonda i disturbi d’ansia. Teatro, ascolto e prevenzione sono le parole chiave di un approccio all’ansia che coinvolge scuola, società e istituzioni. Il coinvolgimento di psicologi scolastici, sportelli di ascolto e programmi educativi integrati segnano la strada verso una scuola più attenta al benessere, mettendo la salute mentale al centro dell’azione educativa. "Vivi senza catene" si conferma così un punto di riferimento per chi desidera affrontare insieme, con coraggio e professionalità, il mostro invisibile dell’ansia adolescenziale.

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