Libri di Testo Cartacei o Ebook? Il Ruolo e le Preferenze nella Scuola Italiana Secondo la Ricerca Ipsos per AIE

Libri di Testo Cartacei o Ebook? Il Ruolo e le Preferenze nella Scuola Italiana Secondo la Ricerca Ipsos per AIE

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La scuola italiana vive una fase di profonda trasformazione, in cui il confronto tra libri cartacei ed ebook si intreccia con la necessità di aggiornare metodologie e strumenti didattici per rispondere ai cambiamenti sociali e tecnologici. La ricerca Ipsos per l’AIE ha messo in luce le forti preferenze che ancora gravitano intorno al libro di testo tradizionale, con il 92% dei docenti che riconosce al cartaceo una superiore utilità formativa. I vantaggi attribuiti al libro stampato sono molteplici: facilita la concentrazione, favorisce la memorizzazione e risulta più inclusivo per molti studenti, in particolare per coloro che affrontano disturbi specifici dell’apprendimento (DSA). Tuttavia, le tecnologie digitali hanno aperto nuove prospettive, offrendo praticità, aggiornabilità e la possibilità di accedere a un’ampia gamma di contenuti multimediali. La scuola deve quindi gestire una dinamica di cambiamento in cui tradizione e innovazione si confrontano ogni giorno nelle aule e nelle scelte didattiche.

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Gli studenti, a differenza dei docenti, esprimono preferenze più variegate e spesso adottano approcci "misti", affiancando al libro cartaceo l’utilizzo di ebook e piattaforme interattive. Questa tendenza evidenzia la nascita di una didattica integrata in cui coesistono la materialità del testo e la flessibilità dei contenuti digitali. Gli studenti apprezzano la possibilità di personalizzare l’esperienza di studio: sottolineare e annotare testi cartacei, ma anche sfruttare le potenzialità di video, esercizi interattivi e strumenti di adattamento offerti dagli ebook. Tale flessibilità diventa una risorsa preziosa in un contesto in cui aumentano le esigenze di inclusività, soprattutto per il sensibile incremento degli studenti con DSA. È stato infatti rilevato che molte delle funzioni degli ebook - lettori vocali, adattabilità dei testi - possono favorire l’accessibilità, ma altri studenti continuano a trovare nel libro cartaceo uno strumento più immediato e semplice da utilizzare. Il futuro della scuola sembra dunque orientato a un modello integrato e personalizzato, capace di valorizzare le peculiarità di ogni studente.

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In questo contesto di evoluzione, innovazione e inclusione, la ricerca Ipsos sottolinea la necessità di una costante formazione dei docenti, affinché siano in grado di guidare consapevolmente la transizione tra carta e digitale. Le scuole italiane stanno investendo in progetti pilota, piattaforme digitali personalizzabili e strategie didattiche miste che favoriscano la sinergia tra i differenti supporti. Il dibattito sull’utilità dei diversi formati rimane acceso: il libro cartaceo offre vantaggi cognitivi e pedagogici ben riconosciuti, mentre il digitale amplia le modalità di accesso al sapere, rendendolo più interattivo e adatto ad esigenze specifiche. Dalle nuove tendenze emergono scenari futuri in cui si prevede una diffusione sempre maggiore di manuali "misti", maggiore attenzione all’accessibilità e investimenti in formazione per docenti e materiali didattici inclusivi. La sfida della scuola italiana, quindi, non è scegliere tra cartaceo e digitale, ma trovare un equilibrio dinamico che assicuri a ogni studente il massimo sviluppo delle proprie potenzialità, consolidando una didattica sempre più personalizzata e accogliente.
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