Il contesto della protesta e le difficoltà operative
Negli ultimi mesi, le segreterie scolastiche di Palermo sono state travolte da una profonda protesta a causa dell’imposizione dell’obbligo di gestione delle pratiche pensionistiche tramite la piattaforma digitale Passweb. La circolare emanata dall’Ambito Territoriale di Palermo ha imposto alle segreterie scolastiche una nuova e gravosa competenza: la gestione diretta delle riliquidazioni pensionistiche del personale, fino ad allora di esclusiva competenza INPS. Questo repentino cambiamento organizzativo ha scatenato un acceso dibattito sulla legittimità normativa di tali compiti attribuiti alle segreterie e sulle loro reali possibilità di farvi fronte, date le condizioni operative. Le scuole, infatti, lamentano l’assenza di una formazione specifica, la mancanza di personale e uno scarso coordinamento tra piattaforme informatiche, accentuato dalle note inefficienze del sistema SIDI. Tutto ciò si traduce in incremento del carico lavorativo, rischio di errori e ritardi e un diffuso malessere che accomuna DSGA, assistenti amministrativi e tutto il personale delle segreterie.
Impatti organizzativi e risvolti sindacali della mobilitazione
L’introduzione dell’obbligo Passweb si è tradotta in un significativo impatto organizzativo per le scuole di Palermo, già alle prese con carenze croniche di organico e strumenti informatici spesso obsoleti. Il personale amministrativo si trova costretto a distogliere energie dalle funzioni ordinarie per dedicarsi a pratiche complesse e ad alto rischio di responsabilità personale. Molte voci segnalano la paura di commettere errori che ricadrebbero direttamente sulle pensioni dei colleghi, oltre alla sensazione di mancato riconoscimento professionale. Le principali sigle sindacali hanno raccolto il disagio, proclamando assemblee e richiedendo l’apertura di un tavolo tecnico nazionale tra Ministero, INPS e lavoratori. Si chiedono la sospensione dell’obbligo, un aggiornamento chiaro dei mansionari, la formazione dedicata e l’assistenza tecnica continua, oltre ad un adeguato riconoscimento economico. Le testimonianze dal territorio sottolineano la disparità tra la pressione esercitata dalla circolare e la reale operatività delle segreterie, ponendo così il tema della legittimità normativa ma anche della tutela reale dei diritti dei lavoratori.
Criticità normative, proposte e prospettive di riforma
Alla base della mobilitazione ci sono dubbi di legittimità: numerosi esperti e rappresentanze sottolineano come le mansioni richieste alle segreterie non siano previste dal CCNL Scuola e rischino di esporre il personale a responsabilità improprie. In assenza di chiarezza normativa, si rischia un’escalation di contenziosi e la penalizzazione della qualità dell’amministrazione scolastica. L’unica soluzione ipotizzata da tutte le parti in causa è un intervento urgente e coordinato di Ministero, INPS e sindacati: serve una riforma delle piattaforme digitali, investimenti mirati nella formazione, una ridefinizione chiara delle attribuzioni statutarie ed un sistema di supporto tecnico continuativo. Solo ristabilendo un quadro normativo rispettoso delle competenze e delle prerogative degli amministrativi scolastici si potrà evitare un potenziale fallimento operativo e garantire ai cittadini servizi efficienti e certi. La protesta palermitana, quindi, rappresenta un monito nazionale sulla necessità di riformare radicalmente la gestione amministrativa delle scuole, nel rispetto dei ruoli e della dignità professionale di chi vi opera.