Viaggi d’istruzione: Scadenza della deroga CIG il 31 maggio 2025, cosa cambia per le scuole

Viaggi d’istruzione: Scadenza della deroga CIG il 31 maggio 2025, cosa cambia per le scuole

Primo paragrafo

La deroga concessa dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) a partire dal 9 dicembre 2023 ha rappresentato, per le scuole italiane, una svolta epocale nell’organizzazione dei viaggi d’istruzione, stage linguistici e scambi culturali. Fino a quel momento, la normativa relativa all’acquisizione del Codice Identificativo di Gara (CIG) imponeva vincoli procedurali severi, costringendo molte scuole a rivolgersi agli Uffici Scolastici Regionali (USR) per l’espletamento delle gare superiori ai 140.000 euro, con notevole dispendio di tempo e risorse. La deroga ANAC ha temporaneamente semplificato tali procedure, permettendo agli istituti con autonomia amministrativa di gestire direttamente gli appalti, migliorando così l’efficienza dell’offerta formativa internazionale. Grazie a questa flessibilità, le scuole hanno potuto avviare progetti innovativi di mobilità studentesca, scambi e stage, riducendo la burocrazia e rispondendo meglio alle esigenze delle famiglie e dei ragazzi. Tuttavia, la scadenza fissata per il 31 maggio 2025 comporta un ritorno a un quadro più rigido e centralizzato, riportando l’attenzione sulla necessità di definire procedure chiare e condivise che garantiscano trasparenza, legalità ma anche snellimento nei processi di acquisizione CIG, con particolare riguardo a viaggi di grande valore educativo.

Secondo paragrafo

La discussione attuale ruota attorno alle nuove regole operative che entreranno in vigore dopo il 31 maggio 2025 e al ruolo chiave degli USR nelle gare d’appalto per i viaggi d’istruzione e progetti oltre la soglia dei 140.000 euro. Il Ministero dell’Istruzione prevede una riorganizzazione delle procedure, valutando se rafforzare il supporto degli uffici regionali, aggiornare i requisiti minimi per l’autonomia delle scuole o sviluppare piattaforme digitali più intuitive, così da evitare ritardi e blocchi nell’organizzazione per l’anno scolastico 2025/2026. La centralizzazione tramite gli USR assicurerà certamente maggiore sicurezza giuridica, ma rischia di rallentare il dinamismo degli istituti, soprattutto quelli abituati a muoversi agilmente grazie alla deroga. Inoltre, stage linguistici, scambi culturali e progetti Erasmus+ sono attività delicatamente legate ai tempi di programmazione e alle esigenze di diversi attori, sia scolastici sia internazionali. La corretta acquisizione del CIG resterà fondamentale non solo per la conformità alle norme sugli appalti pubblici, ma anche per garantire uguaglianza di accesso, qualità e continuità nei servizi erogati agli studenti.

Terzo paragrafo

La transizione verso la nuova normativa comporta importanti sfide e riflessioni: secondo molti dirigenti scolastici, la deregolamentazione temporanea ha evidenziato le potenzialità di un sistema più autonomo, ma anche le criticità di una formazione amministrativa spesso insufficiente e delle disparità tra istituti di dimensioni diverse. La fase successiva alla scadenza del 31 maggio dovrà puntare su chiarezza delle procedure, formazione adeguata di tutto il personale amministrativo e scolastico coinvolto nei processi di gara, nonché sul potenziamento di strumenti digitali per rendere più trasparente e accessibile la gestione degli affidamenti. Per famiglie e studenti, la posta in gioco è alta: dalla fluidità della normativa dipende la reale possibilità di prendere parte a progetti educativi fondamentali per la crescita, l’inclusione e la formazione internazionale. Il Ministero dovrà quindi vigilare affinché nessuno resti escluso e che le opportunità offerte da viaggi d’istruzione, stage e scambi non vengano sacrificate a causa di ritardi o incertezze normative, consolidando i progressi fatti nell’ambito dell’autonomia scolastica e dell’innovazione didattica.

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