
Cybercrime e Intelligenza Artificiale: Nel 2025 Il 40% Degli Attacchi Informatici Usa l'AI secondo Exprivia
Nel primo trimestre del 2025, la sicurezza informatica italiana ha assistito a una rapida escalation di episodi di cybercrime, principalmente stimolati dall’avanzata dell’intelligenza artificiale (AI) nelle mani di criminali digitali. Secondo il rapporto dell’Osservatorio Cybersecurity Exprivia, si sono registrati 862 incidenti, con un preoccupante aumento del 54% rispetto all’anno precedente. In particolare, il 40% degli attacchi informatici è stato orchestrato con il supporto di strumenti AI, sottolineando una trasformazione irreversibile nelle strategie offensive. L’automazione degli attacchi, il miglioramento della personalizzazione delle truffe tramite profilazione e la facilità di produzione di deepfake audio, video e testuali hanno reso le minacce più rapide, mirate e difficili da contrastare. Le principali vittime sono state aziende nei settori software, banche e assicurazioni, oltre ad enti pubblici che gestiscono dati sensibili, segno che i cybercriminali puntano ora soprattutto a infrastrutture strategiche e asset altamente digitalizzati.
L’uso di AI nella creazione di codice malevolo ha permesso la proliferazione di malware, con 394 attacchi segnalati solamente nei primi tre mesi del 2025. Le minacce si sono fatte più sofisticate, sfruttando vulnerabilità sconosciute e tecniche di elusione avanzate, spesso oltre le capacità dei tradizionali antivirus. Parallelamente, cresce anche il numero di attacchi ransomware, trojan e worm, che mirano a sottrarre dati, bloccare servizi e richiedere riscatti. Il rapporto di Exprivia enfatizza la necessità per le organizzazioni italiane di adottare nuove contromisure: formazione continua del personale, integrazione di sistemi di difesa AI-driven, backup regolari e rafforzamento di buone pratiche di autenticazione, nonché una stretta collaborazione tra mondo pubblico e privato per condividere informazioni su nuove minacce ed elaborare strategie di risposta tempestive e coordinate.
Guardando al futuro, il report delinea uno scenario in cui la cybersecurity si trasforma in una competizione tra intelligenze, artificiali e umane. La crescente digitalizzazione e le sofisticate tecniche di attacco impongono alle aziende italiane di investire in risorse, innovazione e team specializzati, capaci di prevenire e mitigare rischi emergenti. Sarà inoltre cruciale promuovere una cultura della sicurezza diffusa, aggiornare regolamenti e consolidare la cooperazione a livello nazionale. L’Osservatorio Cybersecurity di Exprivia emerge come punto di riferimento importante per monitorare l’evoluzione delle minacce e guidare scelte strategiche, con l’obiettivo di costruire un ecosistema digitale resiliente e capace di difendere dati, servizi e cittadini dalle sfide di un cybercrime sempre più intelligente e aggressivo.