Lanciata la Consultazione UE sull'Uso dei Dati per l’Intelligenza Artificiale: Una Nuova Era per l’Unione dei Dati

Lanciata la Consultazione UE sull'Uso dei Dati per l’Intelligenza Artificiale: Una Nuova Era per l’Unione dei Dati

La Commissione Europea ha lanciato il 23 maggio 2025 una consultazione pubblica sull'uso dei dati nell’intelligenza artificiale (IA), segnata come tappa fondamentale per la creazione dell’Unione dei dati europea. L'iniziativa mira a definire una normativa chiara e condivisa per garantire set di dati IA affidabili, sicuri e di alta qualità, facilitando flussi di dati transfrontalieri tra Stati membri. Questa strategia vuole colmare le lacune regolamentari oggi presenti, promuovendo trasparenza, fiducia e interoperabilità all’interno del mercato digitale unico europeo. La partecipazione attiva di cittadini, imprese e istituzioni è essenziale per modellare un quadro giuridico che rispecchi valori europei come privacy e democrazia.

Il cuore della strategia Unione dei dati è la creazione di spazi di dati settoriali che favoriscano circolazione e condivisione sicura delle informazioni in ambiti come sanità, energia e pubblica amministrazione. La qualità dei set dati IA è cruciale per evitare bias e garantire lo sviluppo responsabile dell’IA. La Commissione intende superare il gap con USA e Asia attraverso repository certificati, standardizzazione e meccanismi di audit. La regolamentazione dei flussi transfrontalieri è volta a eliminare barriere normative e tecniche e a promuovere infrastrutture cloud condivise. Tutto questo per rafforzare competitività, innovazione e sovranità digitale europea di fronte alle sfide globali e tutelare al contempo la privacy e l’inclusione sociale.

Il dialogo aperto a tutti gli stakeholder consente di affrontare temi quali trasparenza, consenso, tutela dei diritti e proprietà intellettuale dei dati IA. L'impegno della presidente Ursula von der Leyen sottolinea la volontà dell'UE di essere protagonista tecnologico e regolatore responsabile. Le principali sfide riguardano la conciliazione del GDPR con l’innovazione, la competizione globale e la sostenibilità sociale. La consultazione è vista positivamente da imprese e mondo accademico, pur con qualche preoccupazione per possibili lentezze burocratiche. Il percorso prevede la pubblicazione dei risultati entro il 2025 e l'adozione di regolamenti e progetti pilota per i data space, con l’obiettivo di un ecosistema dati europeo interoperabile e competitivo entro cinque anni.

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