
Il grido del ceto medio: il 70% degli italiani chiede meno tasse sui redditi lordi secondo il rapporto Cida-Censis 2025
Il rapporto Cida-Censis 2025 evidenzia una profonda insoddisfazione degli italiani riguardo alla pressione fiscale, ritenuta eccessiva soprattutto dal ceto medio, che rappresenta la colonna portante dell'economia nazionale. Il 70% della popolazione chiede una drastica riduzione delle tasse sui redditi lordi, evidenziando un sentimento diffuso di ingiustizia fiscale dovuto a un forte squilibrio tra le tasse pagate e la qualità dei servizi pubblici ricevuti, come sanità, istruzione, trasporti e giustizia. Questa situazione genera una crescente frustrazione, poiché il ceto medio si sente penalizzato da politiche redistributive inefficaci e da una spesa pubblica poco trasparente e non efficiente. Le dichiarazioni di Cuzzilla, presidente della Cida, pongono l'accento sulla necessità di una riforma fiscale urgente e coraggiosa, che possa rilanciare la crescita e restituire fiducia a lavoratori, imprenditori e famiglie, evitando un rischio di stagnazione economica e sociale. La politica fiscale italiana attuale è percepita come disallineata rispetto agli standard europei, con una pressione fiscale che supera la media UE, ma senza servizi pubblici di pari qualità. Semplificazione del sistema tributario, lotta all'evasione, razionalizzazione della spesa pubblica e maggiore equità fiscale sono fra le soluzioni proposte per ridurre la pressione sulle fasce produttive e riavvicinare i cittadini allo Stato. In sintesi, il rapporto sottolinea l'urgenza di interventi strutturali per rilanciare il ceto medio e riequilibrare il sistema fiscale, assicurando sostenibilità e sviluppo a lungo termine per l'Italia.