
Fibra ottica trasformata in sensori: oltre 4 milioni di euro dall’UE al progetto Ecstatic
Il progetto Ecstatic rappresenta una delle iniziative più innovative finanziate dall'Unione Europea, con un investimento di oltre quattro milioni di euro, volto a trasformare la rete di fibra ottica europea in un sistema di sensori distribuiti per il monitoraggio di rischi naturali come terremoti e tsunami, oltre alla sicurezza delle infrastrutture. Questa tecnologia sfrutta la Distributed Acoustic Sensing (DAS) che consente di utilizzare ogni tratto di fibra ottica come punto di rilevamento di vibrazioni, microtremori e anomalie, offrendo una copertura capillare, affidabile e integrabile con le infrastrutture esistenti senza costi eccessivi. Il progetto è caratterizzato da una forte collaborazione tra 14 partner europei, tra cui istituti di ricerca, università e aziende leader, con un ruolo di primo piano svolto dalle università italiane di Padova e L’Aquila, che contribuiscono con competenze tecniche e sperimentazioni su casi reali. Le applicazioni previste sono molteplici, dalla prevenzione e allerta precoce in caso di eventi naturali fino al monitoraggio strutturale di ponti, dighe e reti di trasporto. Il finanziamento europeo sostiene lo sviluppo da laboratorio alla sperimentazione sul campo, mirando a consolidare la posizione europea nel settore della sensoristica avanzata e favorire la crescita economica e la sicurezza sociale. Non mancano però sfide quali la gestione dei big data, la privacy e la necessità di standard normativi condivisi. In sintesi, Ecstatic rappresenta un passo cruciale verso un monitoraggio intelligente e sostenibile del territorio europeo, con significativi impatti sociali, economici e ambientali.