
A Palermo il 23 maggio: tremila studenti in piazza per ricordare la strage di Capaci
Il 23 maggio a Palermo si tiene ogni anno una commemorazione significativa per ricordare la strage di Capaci del 1992, in cui il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta persero la vita in un attentato mafioso. Nel 2025, circa 3.000 studenti di 59 scuole palermitane si riuniscono davanti al Tribunale per partecipare all'iniziativa "Tribunale chiama scuola", evento centrale della giornata che unisce memoria, educazione e impegno civico. Questa manifestazione si svolge tra performance artistiche, come musica, letture e drammatizzazioni, e momenti solenni, culminando nella commemorazione in Piazza della Memoria alla presenza delle autorità, riflettendo così il forte legame tra memoria storica e cittadinanza attiva.
La strage di Capaci ha lasciato una ferita profonda nella città di Palermo e rappresenta un punto di svolta nella lotta contro la mafia in Italia. Nel corso degli anni, la scuola ha assunto un ruolo chiave nella trasmissione della memoria e nella formazione di una cultura della legalità. Attraverso laboratori, incontri e la partecipazione attiva degli studenti, la memoria delle vittime diventa un motore per il cambiamento sociale e un invito a un impegno quotidiano contro le mafie. Le istituzioni locali e nazionali supportano questa iniziativa, sottolineando l'importanza del ricordo come strumento di coesione e impegno civile.
L'evento "Tribunale chiama scuola" non solo coinvolge migliaia di giovani in attività creative e riflessive, ma ha anche una forte eco digitale grazie alla diffusione online di contenuti legati alla commemorazione. Questo permette di ampliare il messaggio di legalità e giustizia su scala nazionale, favorendo un senso di responsabilità condivisa. La commemorazione diventa così uno spazio pubblico di partecipazione e condivisione, dove memoria e impegno si intrecciano per costruire un futuro in cui la società resiste alle ingiustizie e coltiva il bene comune, ispirandosi all'esempio di Giovanni Falcone e delle vittime della mafia.