Perseverance fotografa per la prima volta le aurore marziane: un passo avanti nella ricerca su Marte

Il rover NASA Perseverance ha compiuto una scoperta epocale il 15 marzo 2024 fotografando per la prima volta dalla superficie di Marte le aurore marziane. Questo evento rappresenta un importante progresso nelle ricerche sul Pianeta Rosso, ampliando la conoscenza dei fenomeni atmosferici e astronomici marziani. Le aurore marziane, prodotte dall'interazione tra particelle cariche provenienti dal Sole e la debole atmosfera e magnetismo residuo di Marte, differiscono da quelle terrestri per caratteristiche e manifestazioni. La mancanza di un campo magnetico globale fa sì che queste aurore si manifestino anche a latitudini più basse e assumano colori verdi e viola meno intensi. Perseverance, lanciato nel 2020, con la sua avanzata strumentazione, tra cui le telecamere SuperCam e Mastcam-Z, ha reso possibile questa prima osservazione diretta dalla superficie, fornendo immagini ad alta risoluzione e dati spettroscopici fondamentali per analizzare la composizione delle aurore. La notte del 15 marzo ha segnato un momento centrale nella cronologia dell’esplorazione marziana, aprendo nuove prospettive scientifiche e di sicurezza per le future missioni umane. La scienziata Elise Knutsen ha sottolineato come l'osservazione delle aurore potrà essere un elemento chiave per il benessere degli astronauti, offrendo indicazioni sui livelli di radiazioni solari. Questa sinergia tra dati raccolti dalla superficie e quelli degli orbiter rafforza il ruolo della NASA come leader nell’innovazione e ricerca planetaria, aprendo la strada a monitoraggi climatici avanzati e a una comprensione più profonda delle dinamiche marziane. Le aurore non sono soltanto un fenomeno spettacolare, ma diventano un importante strumento per le future missioni umane, permettendo di coniugare esperienza scientifica e vissuto diretto sul Pianeta Rosso.