L’offensiva statunitense sui valori democratici in Europa: la necessità di un fronte comune per difendere la diversità

L’offensiva statunitense sui valori democratici in Europa: la necessità di un fronte comune per difendere la diversità

Nel 2025, la relazione tra Stati Uniti ed Europa è stata messa a dura prova da una campagna statunitense mirata a contrastare le politiche di diversità, equità e inclusione (DEI) in Europa, in particolare attraverso l’ordine esecutivo 14173 emanato dall’amministrazione Trump. Tale ordine si propone di eliminare le iniziative DEI considerate discriminatorie nelle agenzie federali statunitensi e negli enti collegati, rappresentando un cambio di paradigma rispetto agli anni precedenti e sollevando dubbi sulla conformità con i diritti costituzionali e umani. L’estensione di questa politica ha portato le ambasciate USA nel mondo, come nel caso del Belgio, a richiedere informazioni dettagliate alle università locali riguardo alle loro pratiche DEI, azione che ha generato forti reazioni di condanna e preoccupazione per l'interferenza straniera e la sovranità nazionale.

La vicenda belga ha evidenziato il rischio di coercizione ideologica e pressione politica da parte degli Stati Uniti sulle istituzioni europee, mettendo a rischio l’autonomia delle università e la libertà accademica, fondamentali per il pensiero critico e la ricerca indipendente. Le istituzioni europee hanno ribadito che le politiche DEI sono pilastri imprescindibili delle loro democrazie e strumenti vitali per l’innovazione, la coesione sociale e la qualità dell’istruzione. Tali politiche includono la valorizzazione delle minoranze, il contrasto alle discriminazioni, e sono integrate nelle linee guida per l’accreditamento e nei programmi comunitari come Horizon Europe e Erasmus+. La preoccupazione riguarda anche l’effetto negativo sulle collaborazioni scientifiche internazionali, la mobilità accademica e la partecipazione a progetti e conferenze globali.

L’attacco alle politiche DEI rischia inoltre di mettere in crisi i diritti civili ed educativi, favorendo correnti reazionarie che potrebbero minare l’inclusione socio-economica, il progresso scientifico e la competitività europea. Difendere DEI equivale a difendere le libertà fondamentali e la sostenibilità del modello democratico europeo. Per questo è indispensabile costruire un fronte unito tra istituzioni, università e società civile per tutelare la sovranità, respingere interferenze esterne e preservare i valori di pluralismo, uguaglianza e libertà, ponendo la cooperazione internazionale come chiave per un futuro democratico condiviso a livello globale.

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