
Nuove Indicazioni Nazionali 2025: pubblicata la bozza per infanzia e primo ciclo, il Ministero punta su chiarezza e relazioni sane
La pubblicazione della bozza delle Nuove Indicazioni Nazionali 2025, presentata dal Ministero del Merito e dell’Istruzione l’11 giugno 2025, rappresenta un nuovo punto di svolta per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo in Italia. Il documento è frutto di un lungo processo di consultazione che ha coinvolto una vasta gamma di attori scolastici, includendo docenti, dirigenti, famiglie e studenti. Tra le innovazioni principali spiccano la riduzione e semplificazione della lunghezza e del linguaggio del testo, pensate per favorire chiarezza e accessibilità, rispondendo così alle richieste di maggiore praticità da parte delle scuole e dei docenti. La promozione di relazioni sane e la centralità della persona sono i valori fondanti della bozza: si mira alla creazione di ambienti relazionali accoglienti, al rispetto e alla valorizzazione di tutti, alla prevenzione delle discriminazioni e al rafforzamento del ruolo docente come facilitatore educativo e culturale. Queste novità ambiscono a una scuola più inclusiva, dinamica e capace di rispondere alle sfide della società odierna.
Le nuove Indicazioni prevedono un significativo impatto tanto sulla scuola dell’infanzia quanto sul primo ciclo d’istruzione. Per la prima, i docenti saranno chiamati a integrare gli obiettivi educativi con maggiore attenzione agli aspetti emotivi e relazionali, ponendo il bambino al centro delle attività di scoperta e autonomia. Nel primo ciclo (scuola primaria e secondaria di primo grado), le linee guida sottolineano la semplificazione dei traguardi, il raccordo con la vita reale e il territorio, e il potenziamento delle competenze civiche, digitali e relazionali. La possibilità di personalizzare il curricolo scolastico secondo le specificità locali valorizza l’autonomia delle scuole, promuovendo una didattica più contestualizzata e attenta ai bisogni emergenti. Queste trasformazioni mirano a una formazione più completa dell’alunno, focalizzandosi sia sulle competenze disciplinari sia trasversali come l’educazione all’affettività e la partecipazione civica attiva. Al centro del processo rimane la valorizzazione del docente, chiamato anche a guidare il percorso di crescita individuale e sociale degli studenti.
L’accoglienza della bozza è stata complessivamente positiva da parte della comunità educativa e della società civile. Le organizzazioni sindacali hanno apprezzato la semplificazione documentale e l’enfasi sul ruolo docente, mentre le associazioni familiari chiedono che i principi contenuti vengano effettivamente tradotti in pratiche quotidiane, con particolare attenzione all’inclusione e al coinvolgimento dei genitori. Tuttavia, non mancano critiche su possibili carenze di dettaglio in alcuni aspetti disciplinari e sulle specificità territoriali. Il valore del percorso partecipativo e di consultazione avviato – che continuerà anche dopo l’approvazione definitiva – è riconosciuto come elemento qualificante. Rimangono tuttavia numerose sfide: risorse, tempi, monitoraggio e coinvolgimento attivo di tutta la comunità scolastica sono temi essenziali per garantire la buona riuscita delle innovazioni. In definitiva, le Nuove Indicazioni puntano a un modello scolastico solido, inclusivo e innovativo, in grado di rispondere ai bisogni del presente e di preparare alle sfide future.