
Ricorso contro gli Esiti delle Prove Scritte del Concorso Scuola PNRR 2: Tutto quello che c’è da sapere
Il Concorso Scuola PNRR 2 ha rappresentato negli ultimi mesi un argomento centrale nell’istruzione italiana, sia per il numero di posti in gioco che per l’impatto sul reclutamento dei nuovi docenti. La normativa ha introdotto una grande novità: una prova scritta a risposta multipla con soglia minima di idoneità fissata a 70/100, e la selezione dei candidati per la prova orale secondo il criterio del "triplo dei posti a bando". Questo doppio sbarramento ha creato forti controversie, soprattutto quando molti candidati, pur avendo superato il punteggio minimo richiesto, si sono visti esclusi dalla fase orale perché superati da troppi altri con esiti simili o superiori. Il dibattito si è così focalizzato sulla tensione tra merito individuale e criteri numerici restringenti: si sono evidenziate forti criticità come la mancanza di valorizzazione del merito, la scarsa trasparenza e la perdita di fiducia verso il sistema dei concorsi pubblici. In questo contesto, il ricorso contro gli esiti delle prove scritte del concorso scuola PNRR è divenuto uno strumento fondamentale di tutela per i docenti esclusi, interessando sia la scuola secondaria che quella dell’infanzia e primaria.
La posizione assunta dallo Studio Legale Sirio Solidoro ha dato avvio a una serie di ricorsi amministrativi con solide basi giuridiche. Lo Studio sottolinea la possibile illegittimità della regola numerica aggiuntiva rispetto alla soglia del merito; secondo i ricorrenti, chi consegue almeno 70/100 deve avere diritto all’accesso alla prova orale a prescindere dalla posizione in graduatoria relativa. La disparità di trattamento e la compressione del principio costituzionale dell’accesso tramite concorso (art. 97 Cost.) rappresentano i punti cardine delle contestazioni. La procedura di ricorso prevede la raccolta della documentazione, l’assistenza obbligatoria di un avvocato specializzato, la stesura dell’atto di ricorso e la sua presentazione al TAR competente. In caso di numerose esclusioni, si ricorre spesso a ricorsi collettivi, che consentono anche una riduzione dei costi per i candidati. Ovviamente sono previsti tempi specifici, a partire dalla pubblicazione degli esiti; nella fase cautelare, il giudice può ammettere provvisoriamente il ricorrente alla prova orale, mentre una decisione definitiva può richiedere diversi mesi, a seconda della complessità della controversia.
Gli esiti possibili per i ricorsi avviati riguardano principalmente l’ammissione con riserva alla prova orale, il rigetto della domanda oppure l’accoglimento parziale, soprattutto per categorie di candidati con punteggi elevati. In passato, i tribunali amministrativi italiani hanno accolto spesso ricorsi in situazioni simili, soprattutto laddove i criteri numerici hanno superato la ragionevolezza, comprimendo il merito effettivo. La questione centrale resta infatti la tutela del merito e il rispetto dei principi costituzionali, temi particolarmente sentiti dai candidati e dalla società civile. L’attenzione degli studi legali e lo sviluppo di una giurisprudenza favorevole possono portare a un ripensamento delle regole concorsuali, nell’ottica di maggiore trasparenza e parità di trattamento. In conclusione, per chi ritiene di aver subito un’ingiustizia è fondamentale agire tempestivamente, informandosi sulle modalità di ricorso e affidandosi a professionisti competenti. Il tema del ricorso esiti prove scritte concorso scuola PNRR resta un importante banco di prova per la legalità e l’efficacia dei concorsi pubblici in Italia.