
Cellulari vietati nelle scuole superiori: la nuova circolare del ministro Valditara
La recente circolare emanata dal ministro Valditara introduce il divieto totale dell'uso dei cellulari nelle scuole superiori italiane, estendendo una misura già adottata nelle scuole medie ed elementari. Questa decisione mira a contrastare la crescente dipendenza dagli smartphone tra gli adolescenti e i conseguenti effetti negativi sull'attenzione, la socializzazione reale e il rispetto per il contesto scolastico. Tra gli obiettivi principali c'è la tutela del diritto allo studio, la prevenzione del cyberbullismo e la creazione di un ambiente più favorevole all'apprendimento. La circolare vieta severamente non solo l'impiego dei cellulari durante le lezioni, ma anche durante le pause e nelle aree comuni degli istituti. L'unica eccezione ammessa riguarda emergenze mediche certificate. In caso di violazione, è previsto un sistema di sanzioni graduate che va dal richiamo verbale alla sospensione dalle attività didattiche, fino all'intervento delle autorità in presenza di reati legati all'uso scorretto dei dispositivi. Questo nuovo regolamento rappresenta un cambiamento significativo per la vita scolastica degli studenti, obbligando le scuole a riorganizzare la gestione degli ingressi, la custodia dei dispositivi e la comunicazione con famiglie e personale docente.
L'adozione del divieto deriva anche dall'analisi delle esperienze nelle scuole medie ed elementari, dove già dal 2024 erano state imposte restrizioni simili. I risultati osservati in questi contesti hanno evidenziato miglioramenti dell'attenzione degli studenti, un calo degli episodi di cyberbullismo e un clima scolastico generalmente più sereno con migliori relazioni tra pari. Il Ministero sottolinea che, secondo numerose evidenze scientifiche internazionali, l'abuso degli smartphone comporta effetti negativi sul rendimento scolastico, sulla qualità del sonno e sul benessere psicofisico degli adolescenti, oltre a impattare negativamente sulle competenze sociali. La circolare Valditara, quindi, si inserisce nel solco di una crescente attenzione al disagio giovanile e alle raccomandazioni di esperti e società scientifiche, in coerenza anche con iniziative analoghe già adottate in Francia, Germania e paesi del Nord Europa, dove si sono riscontrati positivi effetti sull'ambiente d'apprendimento e sulla serenità degli studenti.
Il provvedimento del Ministro Valditara non ha mancato di suscitare un ampio dibattito tra docenti, esperti, famiglie e studenti. Se da una parte le comunità educative ritengono necessaria la misura per restituire autorevolezza all’istituzione scolastica e per arginare fenomeni dannosi ormai diffusi, dall’altra emergono dubbi legati a una possibile "demonizzazione" delle tecnologie digitali e all’esclusione dei cellulari dai processi formativi moderni. I pedagogisti e alcuni genitori propongono di accompagnare il divieto con l’educazione all’uso consapevole dello smartphone, attraverso moduli di cittadinanza digitale e programmi alternativi che sviluppino comunque le competenze digitali. Resta centrale la sfida di bilanciare la protezione degli studenti con il sostegno allo sviluppo di abilità utili per il futuro. In conclusione, la circolare Valditara rappresenta un passo importante nella regolamentazione dell’uso dello smartphone a scuola e pone le basi per una riflessione continua, da tradurre in pratiche condivise e costantemente monitorate dall’intera comunità scolastica italiana.