Graduatorie ATA terza fascia: cosa significa lo stato "da validare" dopo lo scioglimento della riserva CIAD?

Graduatorie ATA terza fascia: cosa significa lo stato "da validare" dopo lo scioglimento della riserva CIAD?

Le graduatorie ATA di terza fascia rappresentano una delle principali vie d’accesso per i profili di collaboratore scolastico, assistente amministrativo e tecnico nelle scuole italiane. L’aggiornamento triennale delle graduatorie coinvolge migliaia di candidati, molti dei quali si sono iscritti con riserva, in attesa di conseguire la Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale (CIAD). Con il termine per lo scioglimento della riserva CIAD ormai scaduto, tanti aspiranti notano ora accanto alla propria domanda la dicitura "da validare". Questa espressione indica che la domanda, insieme ai titoli caricati come la CIAD, è stata correttamente inviata e acquisita sulla piattaforma digitale ministeriale, ma non è stata ancora esaminata formalmente dalla scuola capo fila. Tale fase di validazione è compito esclusivo dell’istituto scelto come referente che, dopo aver ricevuto tutte le domande, ne verifica la completezza e la regolarità documentale. L’operazione prevede il controllo dei titoli, la verifica della corrispondenza delle informazioni fornite e l’eventuale richiesta di integrazioni. Il volume di domande elevate ed esigenze amministrative portano spesso a ritardi fisiologici, cosicché la situazione "da validare" è da considerarsi normale all’inizio del processo e non rappresenta di per sé un’anomalia o una possibile esclusione dalla graduatoria.

Il processo di validazione delle domande ATA è articolato e comprende diverse fasi: dalla ricezione delle domande, incluse quelle con scioglimento della riserva CIAD, alla valutazione formale e sostanziale dei dati inseriti. La tempistica con cui le scuole capo fila procedono alla validazione varia in base al carico di lavoro, alle risorse disponibili nei diversi istituti e ad eventuali problematiche tecniche della piattaforma ministeriale. È importante sottolineare che l’indicazione "da validare" non equivale a un errore amministrativo né prelude all’esclusione dalla graduatoria, come chiarito anche dal dirigente Sorrentino: è solo il segnale che la domanda è in attesa della verifica gestionale da parte della segreteria. Solo dopo la validazione effettiva, la posizione di ciascun candidato in graduatoria verrà ufficializzata. Al termine delle verifiche, lo stato della domanda potrà dunque passare a "validata", oppure essere oggetto di segnalazioni o richieste di integrazione documentale, qualora emergano incongruenze. In questa fase transitoria è consigliabile non presentare nuovamente la domanda e non intasare la scuola capo fila con richieste, salvo segnalazioni specifiche del sistema.

Quando la procedura di validazione si sarà conclusa, tutte le graduatorie di terza fascia ATA verranno riformulate e pubblicate nella loro versione definitiva. Gli aspiranti che hanno correttamente sciolto la riserva CIAD e fornito la documentazione richiesta saranno inseriti a pieno titolo, mentre chi non ha rispettato i tempi o non ha caricato l’attestato rischia l’esclusione. La posizione in graduatoria dipenderà sia dal possesso della CIAD che dagli altri titoli di merito dichiarati (servizio, titoli culturali, ecc.). Per attraversare senza ansie la fase "da validare" si consiglia di monitorare periodicamente sulla piattaforma il proprio stato, conservare tutta la documentazione presentata, evitare invii o contatti inutili e restare costantemente informati tramite i canali ufficiali. L’atteggiamento migliore resta la pazienza: lo stato "da validare" è del tutto fisiologico in questa fase della procedura e non pregiudica, di per sé, l’accesso agli incarichi per il triennio 2024-2027. Una volta conclusa la validazione, ogni posizione verrà ufficializzata e si potrà accedere alle successive fasi di scelta per supplenze e incarichi.

Questo sito web utilizza cookies e richiede i dati personali per rendere più agevole la tua esperienza di navigazione.