Chiusura del Perth International College: crisi nelle scuole di inglese

Chiusura del Perth International College: crisi nelle scuole di inglese

La recente chiusura del Perth International College of English, uno dei più noti istituti dedicati all’insegnamento della lingua inglese agli studenti stranieri, segna un momento critico per il settore ELICOS australiano. L’evento è stato causato da un forte aumento delle tasse sui visti per studenti internazionali e da una crescita significativa dei rifiuti di visto, che hanno reso sempre più difficile l’accesso al sistema educativo australiano per migliaia di giovani provenienti dall’estero. Le scuole di inglese, già provate da anni complessi e da una riduzione generale degli iscritti a causa della pandemia e della crisi economica globale, hanno subito un vero e proprio scossone: il Perth International College, attivo dal 2002, è stato costretto a dichiarare la liquidazione il 16 giugno 2025. Questo episodio, pur non isolato, riflette la fragilità del settore delle scuole di inglese a Perth e nell’intera Australia, e prefigura scenari difficili per il futuro dell’istruzione linguistica del paese.

L’impatto della chiusura del Perth International College of English si è riverberato su studenti, personale e operatori dell’indotto. Gli studenti iscritti si trovano ad affrontare incertezza circa il proseguimento del proprio percorso di studi e in molti casi hanno visto svanire i risparmi investiti per l’istruzione, con la promessa di eventuali complicate procedure di rimborso o ricollocamento presso altre strutture. Il personale docente e amministrativo è in parte destinato a un drastico ridimensionamento, con la perdita di numerosi posti di lavoro qualificati in un mercato già saturo e competitivo. Anche i fornitori e i partner commerciali collegati al college si trovano ora davanti a pratiche di credito difficili. L’intero sistema ELICOS australiano, che un tempo rappresentava una delle principali destinazioni al mondo per lo studio intensivo della lingua inglese, si trova oggi a fare i conti con un quadro finanziario delicato, aggravato dalla pressione delle nuove regole sui visti e da un calo vistoso delle iscrizioni.

Il futuro del settore appare incerto, ma le proposte per uscire dalla crisi esistono e sono concrete. Gli esperti del settore, tra cui il CEO di English Australia, hanno lanciato un appello per una radicale revisione delle attuali politiche di rilascio dei visti, chiedendo una riduzione delle tasse e una maggiore trasparenza e rapidità nelle procedure. Raccomandano inoltre la creazione di fondi di emergenza per sostenere temporaneamente le scuole in difficoltà e la promozione di campagne internazionali volte a riposizionare la destinazione Australia come polo d’eccellenza per chi vuole imparare l’inglese. L’importanza di una riforma profonda è sottolineata da tutti gli operatori: senza interventi, molte altre realtà rischiano di chiudere, con pesanti conseguenze economiche, sociali e culturali. È necessario un impegno coordinato da parte di governo, operatori scolastici e sistema imprenditoriale per evitare l’impoverimento di un settore che, se tutelato e rilanciato, può continuare ad attrarre e formare nuove generazioni di studenti da tutto il mondo.

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