
BBC contro Perplexity: battaglia legale sui diritti d’autore
Primo paragrafo (200 parole)
La disputa legale tra la BBC e Perplexity evidenzia il crescente conflitto tra il settore giornalistico tradizionale e le piattaforme basate su intelligenza artificiale. Il 20 giugno 2025, la BBC ha intrapreso azioni formali contro Perplexity, accusando la piattaforma statunitense di utilizzare senza autorizzazione articoli, reportage e altri materiali coperti da copyright sia per addestrare i propri modelli AI che per offrire risposte e sintesi agli utenti. Questo caso riflette le preoccupazioni diffuse tra gli editori che vedono svalutare il proprio lavoro e minacciato il modello di business fondato su abbonamenti, pubblicità e diritti d’autore. Nel contesto attuale, l’AI generativa è in grado di attingere massivamente ai contenuti delle testate giornalistiche—spesso aggirando paywall e sistemi di protezione—per creare nuovi prodotti informativi, talvolta presentandoli come propri oppure senza attribuzione esplicita. La BBC considera questa pratica una vera e propria violazione delle norme sul copyright, ma il dibattito investe anche il futuro della produzione culturale: se i dati giornalistici possono essere utilizzati liberamente per addestrare intelligenze artificiali, quale protezione rimane per gli editori e il loro lavoro creativo?
Secondo paragrafo (200 parole)
Al centro della controversia c’è il cosiddetto "content scraping", ossia l’estrazione automatica di testi e informazioni da siti web come fonte primaria per alimentare database di machine learning e sistemi di risposta automatica. La BBC imputa a Perplexity l’estrazione massiva e sistematica dei suoi contenuti, anche protetti da paywall, senza aver stipulato alcun accordo commerciale o concesso licenza per l’uso di questi materiali a fini commerciali. Le richieste avanzate dalla BBC sono ferme e articolate: cessazione immediata dello scraping, cancellazione dai modelli AI dei dati già acquisiti nel passato e risarcimento economico per la violazione dei diritti d’autore. Questo non è un caso isolato: simili controversie sono esplose in Francia, Germania e Stati Uniti, dove testate come Associated Press hanno chiesto compensi a OpenAI, e sono sempre più frequenti richieste di riconoscimento giuridico ed economico per l’uso delle banche dati editoriali nell’addestramento delle AI. La causa intentata dalla BBC è vista come pilota per definire nuovi standard giuridici su obblighi di licenza, criteri risarcitori e limiti al content scraping nel settore informativo digitale.
Terzo paragrafo (200 parole)
Gli esiti del contenzioso tra BBC e Perplexity sono potenzialmente determinanti per l’intero ecosistema dei media e della tecnologia. Se da un lato l’intelligenza artificiale offre alle testate nuove opportunità di evoluzione, automazione e personalizzazione dei contenuti, dall’altro espone l’industria editoriale a rischi mai affrontati prima, come la perdita di controllo economico e creativo sui propri prodotti. Un’eventuale vittoria legale della BBC potrebbe spingere verso la formalizzazione di accordi commerciali tra redazioni e compagnie AI, imponendo standard minimi a tutela dei contenuti giornalistici e della proprietà intellettuale. Viceversa, una decisione favorevole a Perplexity rischierebbe di legittimare la raccolta indiscriminata di dati, esponendo l’intera industria dell’informazione a una crisi di modello. L’esito del caso impatterà profondamente sulle regole future tra AI e media tradizionali, ponendo le basi per una nuova regolamentazione internazionale sul copyright digitale, la sostenibilità economica dell’editoria e il diritto degli utenti ad accedere a informazioni affidabili, tracciate e remunerate nel rispetto delle leggi e della creatività umana.