
Segnala la mancanza di segnale telefonico in montagna
In Italia, la copertura telefonica nelle aree montane rimane una sfida significativa, nonostante i grandi passi avanti compiuti nelle aree urbane e di pianura. Le zone montane senza segnale rappresentano un problema quotidiano per residenti, turisti e lavoratori; la difficoltà a compiere chiamate di emergenza o a utilizzare servizi digitali accentua l'isolamento e limita le opportunità socio-economiche di questi territori. Di fronte a questi problemi, UNCEM, l’Unione Nazionale dei Comuni, Comunità ed Enti Montani, ha lanciato una campagna strutturata di raccolta delle segnalazioni da parte dei cittadini e delle amministrazioni locali. L’iniziativa punta a fotografare con precisione la situazione reale, coinvolgendo direttamente chi vive o frequenta le montagne, e stimolando al contempo interventi concreti degli operatori telefonici come TIM, Vodafone e WindTre, che spesso risultano essenziali per pianificare strategie di potenziamento delle infrastrutture e migliorare la copertura nelle zone più isolate.
Grazie alle segnalazioni raccolte tramite il sito UNCEM o tramite moduli appositi, è stato possibile avviare una prima mappatura dettagliata delle aree prive di segnale, identificando le cosiddette "zone grigie" e "zone bianche". Questo processo partecipato ha permesso una migliore allocazione delle risorse, sollecitando perfino l’attivazione di nuovi bandi per sbloccare i fondi pubblici attualmente inutilizzati, pari a 1,5 milioni di euro, destinati all’installazione di nuovi tralicci in montagna. La mappatura ha inoltre favorito la consultazione pubblica e il monitoraggio continuo del miglioramento della copertura: le comunità locali, direttamente coinvolte, hanno potuto verificare l’efficacia degli interventi realizzati dagli operatori e contribuire alla trasparenza degli esiti. Tuttavia, le difficoltà da superare sono ancora molte: la complessa orografia montana, le restrizioni ambientali, la bassa densità abitativa e l’alto costo degli interventi rendono necessario un lavoro sinergico e innovativo, sia dal punto di vista tecnologico che amministrativo.
Le prospettive per il futuro ruotano attorno alla collaborazione sistemica tra cittadini, amministrazioni e operatori, all’introduzione di nuove tecnologie (come microcelle, ponti radio e soluzioni wireless avanzate), e allo sblocco dei fondi necessari per gli interventi infrastrutturali nelle zone più disagiate. UNCEM continuerà nella sua opera di raccolta e gestione delle segnalazioni, al fine di costruire basi aggiornate e affidabili su cui programmare i prossimi passi. La partecipazione attiva delle comunità resta decisiva, così come l’accelerazione delle procedure autorizzative e la diffusione di una cultura digitale nelle aree montane. Solo integrando questi elementi sarà possibile ridurre il digital divide tra città e montagna e garantire a tutti l’accesso sicuro e moderno ai servizi telefonici, migliorando la qualità della vita e la sicurezza delle persone che vivono e lavorano nei territori montani italiani.