
Attenti alle Email della Polizia: È un Nuovo Tentativo di Truffa
Negli ultimi mesi, si è registrato un notevole aumento delle truffe informatiche tramite email che simulano comunicazioni ufficiali della Polizia di Stato, con una particolare ondata tra aprile e giugno 2025. I cybercriminali sfruttano il phishing, una tecnica che mira a carpire dati sensibili sfruttando la fiducia verso autorità istituzionali. Le email fraudolente si presentano in modo estremamente convincente: utilizzano loghi, nomi di dominio simili a quelli ufficiali e un linguaggio formale, spesso richiedendo al destinatario di scaricare allegati, compilare moduli o fornire dati personali. Queste comunicazioni fanno leva sulla paura, fingendo violazioni della legge e minacciando provvedimenti penali, inducendo le vittime a reazioni impulsive. In realtà, la Polizia di Stato non invia mai email per notificare provvedimenti o per chiedere dati personali. Compilare e restituire i moduli allegati, o semplicemente cliccare sui link contenuti nei messaggi, espone l’utente a furti di identità, accessi non autorizzati ai propri dispositivi e sottrazione di denaro. Migliaia di cittadini sono già stati colpiti da questa sofisticata campagna di phishing, che riesce spesso a eludere i filtri antispam grazie a tecniche evolute di spoofing e documenti infetti allegati.
Riconoscere queste truffe è essenziale per tutelare la propria sicurezza digitale. I segnali d’allarme includono errori grammaticali nei messaggi, richieste anomale di dati personali, allegati sospetti e indirizzi email mittente appena diversi da quelli istituzionali. La Polizia di Stato non chiede mai dati personali tramite email ordinaria e non invia mai allegati da compilare per identificazione. Se si riceve una comunicazione sospetta, è fondamentale non aprire allegati, né cliccare link interni, ma piuttosto controllare nome e dominio dell’indirizzo mittente, cercare conferme sul sito ufficiale www.poliziadistato.it e segnalare l’accaduto alle autorità competenti. È consigliato mantenere la calma e non farsi intimidire da presunte accuse o minacce. Denunciare tempestivamente episodi sospetti contribuisce a contrastare l’espansione delle campagne criminali e può evitare danni economici e problemi burocratici.
La prevenzione è la chiave per evitare spiacevoli conseguenze: occorre mantenere sempre aggiornati i dispositivi e gli antivirus, usare password robuste e uniche, attivare l’autenticazione a due fattori e fare massima attenzione agli allegati e ai link ricevuti. La Polizia Postale è attivamente impegnata nella lotta alle frodi digitali, costantemente aggiorna i cittadini sulle nuove minacce attraverso portali, campagne informative e collaborazioni con scuole, aziende ed enti pubblici. In caso di dubbio, è possibile segnalare i tentativi di truffa direttamente ai canali ufficiali della Polizia Postale, consultare i comunicati aggiornati o rivolgersi agli esperti del settore. La prudenza, insieme a una corretta e costante informazione, resta il pilastro sulla quale costruire una solida difesa personale contro le insidie del phishing e delle comunicazioni fraudolente in rete.