Paragrafo 1
L’Esame di Stato 2025 rappresenta il traguardo fondamentale per tutti gli studenti delle scuole superiori in Italia. Il voto finale, espresso in centesimi, è frutto della somma di diversi elementi che insieme fotografano sia il percorso scolastico triennale, sia la performance nelle prove d’esame. La struttura dell’esame prevede tre momenti principali: la prima prova scritta, centrata tipicamente sull’italiano o sulla lingua principale di studio; la seconda prova, specifica per il proprio indirizzo e focalizzata sulle competenze disciplinari; infine, il colloquio orale che chiude la valutazione e approfondisce le capacità critiche, l’argomentazione e le competenze interdisciplinari dello studente. Al di là delle prove, la componente che incide maggiormente è il credito scolastico, assegnato alla fine di terzo, quarto e quinto anno in base alle medie finali di ciascun anno. Dal 2019, il credito scolastico può valere fino a 40 punti, costituendo quasi metà del punteggio totale. Questo pone grande importanza al rendimento costante negli anni e non solo nella preparazione dell’esame finale. Inoltre, in casi specifici, è possibile ottenere un bonus di 5 punti che la commissione può attribuire se si rispettano determinati requisiti, il che può fare la differenza nel raggiungimento del massimo o un voto considerevole.
Paragrafo 2
Ogni componente dell’esame contribuisce in modo determinante al voto finale. Il credito scolastico, massimo 40 punti, è assegnato in base alla media annuale degli ultimi tre anni e potenziato da eventuali meriti o attività extrascolastiche documentate. Le due prove scritte, che avvengono in sequenza a giugno, valgono ognuna fino a 20 punti, da assegnare secondo criteri definiti dal Ministero dell’Istruzione tramite griglie di correzione nazionali che assicurano uniformità di giudizio. La prima prova mira a valutare comprensione, analisi, capacità di espressione e ragionamento, mentre la seconda si concentra sulle discipline caratterizzanti il percorso di studi, come matematica nei licei scientifici o latino/greco nei licei classici. Anche se non si ottengono punteggi pieni nelle prove, si può compensare grazie a una buona base di credito scolastico o cercando di recuperare nel colloquio orale, che può addizionare fino a 20 punti, valorizzando competenze trasversali, esposizione e maturità personale. I 5 punti bonus sono riservati a chi ha almeno 30/40 nei crediti e almeno 50 punti nelle prove d’esame: la loro attribuzione è comunque discrezionale da parte della commissione e può rivelarsi risolutiva per chi manca di poco un obiettivo importante.
Paragrafo 3
Il sistema di attribuzione della lode aggiunge un ulteriore livello di eccellenza: essa è riservata a chi ottiene il punteggio massimo (100/100) senza dover ricorrere ai punti bonus e presenta un percorso scolastico brillante, oltre al consenso unanime della commissione. La lode può rappresentare un fattore preferenziale nei successivi cammini accademici o lavorativi e spesso è accompagnata da riconoscimenti ufficiali. Alcuni esempi numerici aiutano a chiarire la logica del calcolo: uno studente con 32 crediti, 15 e 14 nelle prove e 17 all’orale totalizza 78/100; un altro con 34 crediti, 17 e 16 nei compiti, 17 all’orale, arriva a 84/100, potendo salire con il bonus; un terzo con punteggi massimi arriva a 100/100 con la possibilità di aggiungere la lode se sussistono tutti i criteri. Per ottenere un voto soddisfacente è fondamentale non trascurare nessuna fase: curare il percorso del triennio, preparare tutte le prove senza squilibri, utilizzare le simulazioni proposte, verificare costantemente crediti e ipotesi di calcolo. Le fonti ufficiali del Ministero e il dialogo con i docenti restano fondamentali per aggiornarsi su eventuali modifiche dei criteri e massimizzare le possibilità di successo alla maturità 2025.