Paragrafo 1
Nel complesso e articolato panorama normativo che regola gli acquisti nelle scuole pubbliche italiane, il tema dell’affidamento diretto per l’acquisto dei biglietti di viaggio si conferma centrale per la gestione efficiente e trasparente delle risorse. Le istituzioni scolastiche, spesso chiamate ad organizzare viaggi didattici e trasferte del personale, devono attenersi alle norme generali che disciplinano gli acquisti nella pubblica amministrazione, in particolare al D.Lgs. 36/2023, il Nuovo Codice dei Contratti Pubblici. Di recente, molti dirigenti scolastici hanno manifestato dubbi sull’applicazione della soglia di 140.000 euro per l’affidamento diretto e sulle modalità di calcolo dell’importo stimato dei biglietti di viaggio. Questa soglia costituisce il limite massimo entro cui è consentito procedere senza una gara pubblica ma con una procedura semplificata, fermo restando il rispetto degli obblighi di motivazione della scelta del fornitore e il principio di trasparenza. Un punto rilevante riguarda la tracciabilità degli acquisti: tutti i flussi finanziari devono essere chiaramente registrati e movimentati tramite specifici conti correnti dedicati, secondo quanto stabilito dalla legge n. 136/2010, pena la nullità dell’atto e la responsabilità amministrativa dei responsabili.
Paragrafo 2
Uno degli aspetti maggiormente problematici e fonte di richieste di chiarimenti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) concerne il calcolo corretto dell’importo stimato per l’acquisto di biglietti viaggio. Secondo i recenti chiarimenti forniti dal Servizio Supporto Giuridico del MIT, ai fini della verifica della soglia per l’affidamento diretto non si può considerare il singolo biglietto o viaggio, ma l’ammontare complessivo che si prevede di spendere annualmente verso il medesimo operatore, includendo anche eventuali rinnovi o proroghe. È fondamentale adottare un approccio aggregato che preveda la stima massima della spesa per l’intero anno scolastico, assicurando di sommare tutti gli acquisti dello stesso tipo verso lo stesso fornitore. È espressamente vietato il frazionamento artificioso degli acquisti, ovvero suddividere in più ordini la stessa tipologia di spesa, al solo fine di restare apparentemente sotto soglia. Per una corretta gestione, le scuole sono chiamate a pianificare i fabbisogni, redigere una dettagliata determinazione a contrarre, motivare sempre la scelta del fornitore, acquisire un CIG anche per importi bassi e gestire tutti i pagamenti con procedure tracciabili ed elettroniche, così da minimizzare rischi e osservare la normativa vigente.
Paragrafo 3
L’armonizzazione delle pratiche amministrative e il rispetto delle indicazioni normative provenienti dal MIT hanno un significativo impatto sulla quotidianità gestionale delle scuole. I dirigenti scolastici e il personale amministrativo sono ora tenuti ad attuare una programmazione accurata delle spese, ad aggiornare costantemente la propria formazione sulle procedure e ad assicurare una documentazione trasparente e completa di ogni fase dell’affidamento diretto. Seppur restino criticità, come la complessità nel prevedere la spesa annua o la gestione di eventi inaspettati, l’adozione di best practice – quali la predisposizione di prospetti previsionali aggiornati, l’attenta tracciatura degli ordini e la partecipazione a incontri formativi – si rivela fondamentale per prevenire irregolarità. In conclusione, le direttive MIT permettono alle scuole di gestire gli acquisti di biglietti viaggio in modo legale, efficiente e trasparente; la corretta applicazione delle nuove regole tutela sia le risorse pubbliche sia l’interesse generale, garantendo servizi più efficaci agli studenti e al personale scolastico, nel pieno rispetto della normativa.