
Scandalo assenteismo all’alberghiero di Foggia: 33 indagati
Il caso dell’assenteismo di massa all’Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Foggia ha rappresentato un colpo duro per il sistema scolastico e la pubblica amministrazione italiana nel giugno 2025. L’inchiesta, portata avanti dalla Guardia di Finanza di Vieste e coordinata dalla Procura di Foggia, ha evidenziato la complicità tra personale docente e amministrativo in un consolidato sistema di false timbrature delle presenze. Ben 33 persone sono state indagate, coinvolgendo figure di ogni grado che hanno permesso che, per mesi se non anni, assenze ingiustificate venissero coperte e giustificate con la manipolazione dei sistemi di rilevazione. Questo episodio ha suscitato scalpore e un profondo senso di sfiducia verso la scuola pubblica, sollevando interrogativi sulle responsabilità individuali e sulla reale efficacia dei controlli interni esistenti.
Le indagini hanno portato alla luce numerosi espedienti attuati dal personale: dai badge affidati a colleghi "complici", agli orari di ingresso e uscita modificati retroattivamente, sino alla totale mancanza di segnalazione delle anomalie ai vertici dell’istituto. La gravità dei fatti è stata ulteriormente amplificata dal caso specifico del servizio di disinfestazione mai realizzato, per cui tre persone sono state segnalate per truffa. Documenti falsi, fatture incassate per lavori mai eseguiti e una rete di complicità tra personale interno ed esterno mostrano come l’illecito, in questo caso, abbia superato la semplice infedeltà lavorativa per travalicare nel vero e proprio crimine contro la pubblica amministrazione. Le istituzioni hanno reagito con l’immediato avvio di ispezioni e con la promessa di rafforzare i controlli, mentre la comunità scolastica ha espresso preoccupazione e indignazione sia per la perdita di credibilità della scuola, sia per le ripercussioni sugli studenti e il personale onesto.
Questo episodio riflette un fenomeno ben più esteso di assenteismo e mancata etica nella pubblica amministrazione, fenomeno che mina profondamente la qualità del servizio offerto ai cittadini. Gli esperti suggeriscono che la prevenzione passi attraverso sistemi di controllo più avanzati—come la biometria per le presenze—e una costante formazione etica indirizzata a tutti i dipendenti pubblici. Rotazione degli incarichi, ispezioni a sorpresa e una collaborazione più stretta tra scuole, enti locali e forze dell’ordine sono altri strumenti suggeriti per contrastare il fenomeno. La vicenda dell’istituto alberghiero di Foggia diventa così un monito e un punto di partenza per riformare strutturalmente la gestione delle presenze e i rapporti di fiducia tra amministrazione, cittadini e utenti della scuola pubblica, restituendo dignità e coerenza al servizio pubblico educativo.