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Anita Gleave e il futuro delle scuole internazionali
Durante l'importante evento IPSEF Global 2025, Anita Gleave, fondatrice e CEO di Blenheim Schools International, ha illustrato in un'intervista con The PIE la sua visione di una leadership educativa basata su rischio e creatività. Gleave descrive il suo lavoro come un costante bilanciamento tra gestione innovativa e decisioni audaci, intendendo la scuola come un ambiente in continua trasformazione. Questa prospettiva si riflette nell'impegno per ambienti scolastici che sappiano non solo adattarsi ai rapidi cambiamenti globali, ma anche trainarli, favorendo una crescita professionale e personale sia per i dirigenti scolastici che per gli studenti. Gleave ha inoltre raccontato come le difficoltà incontrate durante un viaggio a San Paolo abbiano rappresentato un punto di svolta nella propria carriera: affrontare ostacoli in un contesto internazionale spinge alla crescita, all’adattamento e alla comprensione di realtà educative assai diverse. L’esperienza a Beach Hall, in Arabia Saudita, si è poi rivelata emblematica per il modello di inclusione proposto. In questa scuola si accolgono bambini con esigenze molto diverse, promuovendo una reale parità e accessibilità all’istruzione. L’attenzione all’inclusività rispecchia un trend globale che Gleave considera fondamentale per il futuro delle scuole internazionali.
Un aspetto particolarmente interessante dell’intervista tocca la questione dell’impostor syndrome, una problematica psicologica diffusa tra i professionisti dell’educazione, soprattutto ai vertici delle organizzazioni. Gleave ammette che tale sindrome può ostacolare la crescita personale e il pieno sviluppo di una leadership efficace. Riconoscendo il valore di affrontare tali sfide, cita come risorsa il libro "Let Them" di Mel Robbins, fornendo un suggerimento pratico per coloro che combattono insicurezze sul lavoro. Il volume offre strategie concrete per superare i blocchi emotivi e alimentare la resilienza, incoraggiando educatori e leader a credere nelle proprie capacità e nel proprio impatto positivo sulla comunità scolastica. L’enfasi su strumenti pratici di crescita personale, così come i modelli di inclusività osservati a Beach Hall, rispecchiano la filosofia di Gleave: l’educazione internazionale deve puntare tanto sull’innovazione e la creatività quanto sul benessere e la fiducia di chi ogni giorno costruisce la scuola. Così, affrontando temi di grande attualità come l’inclusione e la crescita personale, Gleave definisce ciò che dovrebbe essere la moderna scuola internazionale.
Sotto la guida di Anita Gleave, Blenheim Schools International si distingue per la sua capacità di interpretare e anticipare le esigenze di un mondo sempre più interconnesso. L’esempio della scuola Beach Hall in Arabia Saudita dimostra come sia possibile conciliare ambiziose strategie di inclusione con le peculiari richieste culturali e sociali locali. In un contesto, quello saudita, in rapida trasformazione, la capacità di adattamento risulta cruciale. Attraverso l’esperienza personale di Gleave e il confronto con modelli innovativi di educazione, l’intervista offre spunti pratici e ispirazionali sia per politici che educatori. L’espansione internazionale di Blenheim Schools conferma la vitalità di un approccio educativo aperto, dinamico e sensibile alle sfide globali: l’inclusione, la resilienza e la creatività emergono come valori fondanti, necessari per preparare studenti e docenti ad affrontare un futuro incerto. L’approfondimento con The PIE si rivela quindi uno strumento prezioso non solo per comprendere le difficoltà del settore, ma anche per individuare soluzioni concrete, valorizzando il ruolo delle scuole internazionali nella costruzione di una società più equa e integrata.