
TFA Sostegno X Ciclo: Tutte le regole sull’ammissione in sovrannumero secondo il Decreto 436 del 26 giugno
Il TFA Sostegno X ciclo rappresenta il percorso formativo essenziale per chi desidera specializzarsi nel sostegno agli alunni con disabilità nella scuola italiana. Nel 2025, il Decreto n. 436 del 26 giugno ridefinisce le regole di accesso, introducendo la figura dei candidati ammessi in sovrannumero, ossia coloro che possono entrare nel percorso senza dover ripetere le selezioni. Questi posti aggiuntivi sono destinati principalmente a sospesi del percorso, vincitori di più procedure selettive e candidati in graduatorie di merito non utili a causa dell’esaurimento dei posti disponibili. La normativa garantisce così il diritto alla specializzazione per chi ha interrotto il percorso per motivi giustificati, evita ripetizioni inutili di prove e valorizza il merito già acquisito.
I sospesi sono candidati che hanno interrotto i percorsi formativi a causa di grave malattia, maternità o servizio civile; essi possono essere reintegrati nel TFA Sostegno X ciclo come sovrannumerari previa richiesta formale e documentazione comprovante la sospensione. Analogamente, chi ha superato selezioni multiple o figura in posizioni utili nelle graduatorie di merito, ma non è stato ammesso per carenza di posti, può accedere senza nuove prove. Questo sistema permette di accelerare l’inserimento dei docenti nei tirocini e moduli formativi, semplificando l’organizzazione e tutelando i diritti di tutti i candidati coinvolti.
L’introduzione dell’ammissione in sovrannumero comporta un significativo impatto organizzativo per le università, che devono rivedere orari, tutoraggi e spazi per ospitare un numero maggiore di studenti. Per gli aspiranti, è fondamentale conoscere e rispettare tutte le modalità e le scadenze per l’iscrizione, oltre a preparare con cura la documentazione richiesta. Il decreto 436 del 26 giugno consolida così un quadro chiaro e innovativo, che mira a facilitare l’accesso alla professione docente nel sostegno e a garantire la continuità didattica e formativa, consolidando inoltre la qualità e la stabilità degli insegnanti nel sistema scolastico italiano.