L'intelligenza artificiale e il paradosso della sostenibilità: Google lontana dagli obiettivi 2024

L'intelligenza artificiale e il paradosso della sostenibilità: Google lontana dagli obiettivi 2024

Il rapporto sulla sostenibilità 2024 di Google evidenzia un aumento significativo delle emissioni di carbonio, con un incremento dell'11% rispetto al 2023 e del 51% dal 2019. Pur mostrando progressi nelle emissioni dirette (scope 1 e 2) grazie a migliori operazioni interne e aumento dell'uso di energie rinnovabili, l'azienda affronta una crescita preoccupante nelle emissioni indirette, soprattutto quelle di scope 3, che rappresentano circa il 70% dell'impronta climatica totale. Quest'ultimo aumento è collegato principalmente alla complessità della catena di approvvigionamento globale e alla crescente domanda di servizi di intelligenza artificiale, i quali richiedono enormi consumi energetici dovuti all'addestramento di modelli e all'infrastruttura cloud necessaria.

Le emissioni di scope 3 rappresentano una sfida critica poiché includono fonti non controllate direttamente da Google, come fornitori e logistica, e sono difficili da gestire e ridurre. L'espansione dei servizi di IA, sebbene sia un volano per l'innovazione e potenzialmente utile per ottimizzare risorse, al momento comporta un significativo aumento dei consumi energetici, evidenziando un paradosso tra tecnologia e sostenibilità ambientale. In risposta, Google ha delineato una roadmap puntando su aumenti nell'uso di fonti rinnovabili, collaborazioni con fornitori per ridurre le emissioni indirette, sviluppo di tecnologie IA più efficienti e maggiore trasparenza nel reporting.

Il caso di Google riflette una problematica condivisa nel settore tecnologico globale: la difficile conciliazione tra crescita esponenziale dei servizi digitali e la necessità di una transizione ecologica reale. Il report si pone così come un monito e una chiamata all'azione per aziende, utenti e regolatori, indicando l'urgenza di strategie sistemiche e collaborazioni diffuse per garantire che l'innovazione nel settore digitale contribuisca alla neutralità climatica senza compromettere lo sviluppo tecnologico.

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