
Qualificazione delle Stazioni Appaltanti: Dal 1° luglio 2025 il Nuovo Sistema in Vigore Secondo le Indicazioni ANAC
Il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, in vigore dal 1° luglio 2025, rappresenta una riforma cruciale per incrementare efficienza, trasparenza e professionalità negli appalti pubblici italiani. Definito dal decreto legislativo n. 209/2024 e promosso dall'ANAC, questo modello introduce criteri uniformi e stringenti requisiti per l'accesso e il mantenimento della qualificazione, garantendo così una gestione più qualificata e responsabile delle procedure di progettazione e affidamento. Le stazioni appaltanti e centrali di committenza devono dimostrare esperienza, risorse umane formate e sistemi innovativi di controllo; in caso contrario, devono necessariamente avvalersi di centrali qualificate che agiscono da supporto tecnico e gestionale.
L’ANAC ha un ruolo centrale nel monitoraggio e rilascio delle qualificazioni, gestendo un albo aggiornato e fornendo supporto operativo con piattaforme digitali, FAQ e formazione specializzata. La qualificazione, attivabile in modo continuativo, obbliga le amministrazioni a rispettare standard trasparenti e requisiti professionali costanti, pena l’obbligo di delegare competenze a centrali di committenza qualificate. Questo meccanismo assicura la regolarità degli appalti, riduce rischi giudiziari e innalza la qualità gestionale pubblica.
Le ricadute operative interessano la progettazione e affidamento degli appalti: uniformità dei criteri, maggiore controllo e digitalizzazione procedurale favoriscono un sistema più efficiente e meno impattato da contenziosi. La fase transitoria richiede impegni formativi e organizzativi, con ANAC che fornisce risposte a criticità attraverso help-desk e percorsi guidati. L’obiettivo finale è trasformare la qualificazione da semplice obbligo normativo a occasione di innovazione e miglioramento strutturale, consolidando la pubblica amministrazione come motore dello sviluppo economico e sociale italiano.