
Medio Oriente, il nodo irrisolto: la pace impossibile tra Israele, Siria e Libano senza negoziazione vera
Il Medio Oriente rimane una regione di conflitti intricati dove le recenti aperture di Israele verso Siria e Libano per la pace sono ostacolate da condizioni imposte unilateralmente e dall'assenza di una vera negoziazione. La persistenza della questione palestinese si conferma come un nodo cruciale e irrisolto, senza il quale ogni tentativo di accordo appare destinato al fallimento. La diffidenza delle leadership siriana e libanese è amplificata dalla presenza di gruppi armati come Hezbollah e dalle pressioni interne di fazioni filo-iraniane, che complicano ulteriormente il dialogo.
La diplomazia regionale deve affrontare tensioni crescenti, con rischi concreti di escalation nel 2025, mentre gli attori internazionali rimangono divisi nelle loro alleanze e incapaci di fornire un sostegno efficace. Allo stesso tempo, le crisi interne in Siria e Libano, tra guerra civile, crisi economica e instabilità politica, indeboliscono la posizione negoziale di questi paesi, portando a una crescente opposizione popolare verso qualsiasi accordo considerato ingiusto o imposto.
Per garantire una pace duratura, è indispensabile un processo negoziale inclusivo che ponga la questione palestinese al centro e contempli il rispetto reciproco tra le parti. Il futuro della stabilità regionale dipenderà dalla capacità degli attori locali e internazionali di superare le imposizioni unilaterali, adottando un approccio diplomatico trasparente e coraggioso, evitando così una nuova stagione di conflitti irrisolti e destabilizzanti in Medio Oriente.