Sicurezza a rischio ai confini UE: il sistema SIS II sotto accusa per migliaia di vulnerabilità informatiche

Sicurezza a rischio ai confini UE: il sistema SIS II sotto accusa per migliaia di vulnerabilità informatiche

Il Sistema d’Informazione Schengen di seconda generazione (SIS II) rappresenta il cuore tecnologico della protezione delle frontiere dell'Unione Europea, con il compito di monitorare migranti irregolari, sospetti criminali e prevenire attacchi terroristici. Tuttavia, un audit riservato ha messo in luce migliaia di vulnerabilità informatiche, accessi non autorizzati di personale esterno e ritardi fino a cinque anni nella risoluzione di criticità da parte della società manutentrice Sopra Steria. Questi problemi mettono a rischio la sicurezza dei confini e la protezione dei dati sensibili di cittadini e migranti.

Il rapporto evidenzia un grave pericolo interno: almeno 69 membri esterni hanno avuto privilegi amministrativi senza adeguata supervisione, aumentando il rischio di manomissioni, perdita di dati e creazione di backdoor. Le vulnerabilità, dovute a software non aggiornati, configurazioni deboli e carenze procedurali, indicano un approccio insufficiente alla cybersecurity in un sistema così critico.

Le implicazioni sono molteplici, coinvolgendo la fiducia nell'UE, la cooperazione giudiziaria e la protezione della privacy. In risposta, le istituzioni europee richiedono maggiori investimenti, responsabilità chiare e revisioni contrattuali. Per il futuro si prospetta una riforma che preveda audit regolari, politiche di zero trust, trasparenza e formazione per garantire un sistema SIS II affidabile e sicuro, tutelando così i confini digitali dell’Europa nel contesto delle crescenti minacce cyber.

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