Comunicazioni sicure senza crittografia: la rivoluzione della fisica del caos e delle metasuperfici

Comunicazioni sicure senza crittografia: la rivoluzione della fisica del caos e delle metasuperfici

La sicurezza delle comunicazioni wireless rappresenta una delle sfide più pressanti nell'era digitale. Una nuova tecnologia sviluppata in una collaborazione tra l'Università del Sannio e la Southeast University introduce un paradigma innovativo che sfrutta la fisica del caos e l'impiego di metasuperfici per proteggere i dati trasmessi senza necessità di crittografia tradizionale. Questa tecnologia utilizza materiali ultrasottili in grado di manipolare con precisione le onde elettromagnetiche, consentendo che il segnale sia leggibile esclusivamente in posizioni spaziali determinate, mentre in ogni altro luogo appare come semplice rumore. Ciò elimina la dipendenza dai tradizionali algoritmi di cifratura e dallo scambio di chiavi segrete, riducendo i rischi di compromissione e semplificando la gestione della sicurezza stessa.

La fisica del caos gioca un ruolo fondamentale in questa innovazione: contrariamente all'idea comune che vede il caos come disordine puro, qui viene sfruttata la sua natura deterministica ma complessa per garantire che solo un ricevitore posizionato esattamente nel punto definito possa decodificare correttamente il segnale. Il prof. Vincenzo Galdi, tra i principali ricercatori coinvolti, spiega che questa imprevedibilità controllata nasconde l'informazione all'interno delle onde elettromagnetiche, rendendo qualsiasi tentativo di intercettazione esterno inefficace, anche con strumenti sofisticati.

I vantaggi di questa tecnologia sono molteplici: dalla riduzione dell'energia e del carico computazionale necessarie per proteggere i dati, che sono cruciali per dispositivi come quelli dell'Internet of Things, alla maggiore resilienza contro attacchi quantistici. Sebbene la precisione spaziale e la scalabilità rappresentino sfide ancora aperte, le prospettive applicative spaziano dalle infrastrutture critiche alla sanità, aprendo la strada a una nuova era di sicurezza digitale affidata alla fisica anziché alla matematica della crittografia.

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