L'eccellenza negata: il caso del 15enne senza cittadinanza

L'eccellenza negata: il caso del 15enne senza cittadinanza

La storia di E., un ragazzo di 15 anni nato in Italia da genitori tunisini, eccelle nelle Olimpiadi delle Scienze Naturali 2025 e rappresenterà l'Italia alle competizioni internazionali in Cina, nonostante non possieda la cittadinanza italiana. Questo caso solleva questioni profonde legate alla cittadinanza e all'inclusione sociale, poiché E. vive in Italia e studia nelle scuole italiane, ma resta legato a un passaporto tunisino. Il sistema scolastico, riconoscendo il suo talento e merito, ha sostenuto una richiesta formale al Ministero dell'Interno per conferirgli la cittadinanza per meriti scolastici, appellandosi all'articolo 9 della legge 91/1992. Ciò mette in luce un dibattito irrisolto in Italia, dove prevale lo ius sanguinis e mancano automatismi per giovani nati e cresciuti nel Paese senza cittadinanza formale. La vicenda di E. rappresenta l'emblema delle difficoltà che affrontano molti giovani della seconda generazione italiani, che pur sentendosi parte integrante della società, si scontrano con limiti normativi e identitari. Il caso invita a riflettere sull'importanza di un sistema scolastico inclusivo che valorizzi il merito e favorisca la coesione sociale, spingendo verso riforme che permettano di riconoscere ufficialmente il legame profondo di questi giovani con l'Italia. In sintesi, la storia di E. è un forte richiamo a superare le rigidità burocratiche, abbracciando una cittadinanza che rifletta inclusione, talento e appartenenza reale.

Questo sito web utilizza cookies e richiede i dati personali per rendere più agevole la tua esperienza di navigazione.