Diete yo-yo e salute intestinale: rischi sul microbiota

Diete yo-yo e salute intestinale: rischi sul microbiota

Le diete yo-yo, caratterizzate da cicli ripetuti di perdita e riacquisto di peso attraverso regimi alimentari restrittivi e intermittenti, sono da tempo fonte di preoccupazioni per la salute. Uno studio delle Università di Rennes e Paris-Saclay del 2025 ha evidenziato come queste oscillazioni compromettano profondamente il microbiota intestinale, alterando il suo equilibrio e influenzando negativamente il comportamento alimentare, con un aumento dell'appetito edonistico e delle abbuffate. Il microbiota intestinale, composto da trilioni di batteri fondamentali per la digestione, il sistema immunitario e il metabolismo, gioca un ruolo cruciale nel mantenimento del peso e della salute metabolica. L'alterazione di questo ecosistema, dovuta a diete estreme e sbilanciate, può quindi causare infiammazione cronica, disturbi dell'umore e difficoltà nel controllo del peso.

Lo studio, condotto su topi da laboratorio, ha dimostrato che i cicli di dieta yo-yo causano modifiche durature e anche trasferibili del microbiota intestinale, inducendo nei soggetti un aumento dell'appetito e una tendenza alle abbuffate difficilmente reversibili. Il trasferimento di batteri alterati a topi sani ha replicato questi effetti, sottolineando il ruolo determinante della flora intestinale nella regolazione dell'appetito e dei comportamenti alimentari. Ciò suggerisce che l'impatto delle diete yo-yo non si limiti a fattori genetici o ambientali, ma sia fortemente mediato da una disbiosi intestinale persistente.

Questi risultati implicano che chi desidera mantenere un peso sano dovrebbe evitare approcci drastici e alternativi come le diete yo-yo, preferendo strategie graduali, sostenibili e basate su una alimentazione equilibrata come la dieta mediterranea. La prevenzione e la tutela del microbiota intestinale emergono come chiavi fondamentali per contrastare le ricadute di peso e promuovere il benessere a lungo termine. Sebbene lo studio presenti limiti dovuti all'uso di modelli animali, apre la via a future ricerche su interventi probiotici o prebiotici mirati per ristabilire l'equilibrio microbico e migliorare il controllo dell'appetito negli esseri umani.

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