Scuole statali: nuove regole, istituzioni ridotte a 7389

Scuole statali: nuove regole, istituzioni ridotte a 7389

Il decreto interministeriale n. 124 del 30 giugno 2025 ha introdotto importanti novità nella gestione delle istituzioni scolastiche statali italiane, con validità a partire dall’anno scolastico 2026/2027. Tale normativa, volta a razionalizzare e omogeneizzare la rete scolastica nazionale, impone l’applicazione di un coefficiente unico di 938 studenti per istituzione e stabilisce un limite massimo di 7389 sedi scolastiche. Questo approccio nasce dall'esigenza di rispondere al calo demografico e alle disparità territoriali, mirando a una distribuzione più efficiente delle risorse e a una gestione sostenibile del sistema scolastico. Si prevede inoltre un correttivo temporaneo nel 2026/2027 che consente un incremento dell’1,6% delle istituzioni per agevolare la transizione.

Questi cambiamenti comportano una profonda ristrutturazione soprattutto nelle aree meno popolate, dove l’accorpamento delle sedi potrebbe aumentare le distanze casa-scuola e richiedere potenziamenti del trasporto e dei servizi di accoglienza. Il decreto contempla però deroghe motivabili per territori con condizioni geografiche o socio-economiche difficili, come zone montane o insulari, per salvaguardare il diritto allo studio. L’approccio cerca un equilibrio tra efficienza e tutela dell’accessibilità educativa, riconoscendo la funzione insostituibile di molte scuole nelle comunità locali più fragili.

Le reazioni del mondo scolastico sono contrastanti: i sindacati manifestano preoccupazioni per la qualità dell’offerta formativa e la tutela del personale, mentre esperti di policy sottolineano i benefici di una maggiore omogeneità e modernizzazione del sistema. Nel complesso, il decreto 124/2025 rappresenta un passo significativo verso la riorganizzazione del sistema scolastico pubblico, con potenziali sviluppi e adattamenti futuri per rispondere ai cambiamenti demografici e sociali del Paese, confermando il ruolo cruciale dell’istruzione nella coesione territoriale e nello sviluppo civile.

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