Scoperta una seconda stella intorno a Betelgeuse

Scoperta una seconda stella intorno a Betelgeuse

Betelgeuse, una delle supergiganti rosse più conosciute e studiate, ha rivelato un nuovo sorprendente dettaglio: la presenza confermata di una seconda stella compagna. Questa scoperta, pubblicata su The Astrophysical Journal Letters, rappresenta una svolta nel campo dell’astronomia, fornendo nuove chiavi di lettura per la comprensione delle dinamiche e delle interazioni che caratterizzano i sistemi stellari multipli, specialmente quelli con supergiganti. La ricerca è stata condotta dal team guidato da Steve Howell del Centro Ames della NASA, utilizzando il telescopio Gemini Nord alle Hawaii, uno strumento di altissima tecnologia dotato di ottica adattiva e specializzato nell’osservazione di segnali deboli accanto a fonti luminose estremamente potenti.

Betelgeuse, con un raggio circa 1.000 volte superiore a quello del Sole e situata a circa 642 anni luce, è una stella caratterizzata da variazioni di luminosità e dimensioni che da tempo sottopongono gli scienziati a interrogativi. La compagna scoperta ha una massa stimata di 1,5 volte quella del Sole e orbita a circa quattro unità astronomiche da Betelgeuse. Questa configurazione spiega probabili effetti come le variazioni di luce osservate e gli scambi di massa tra le due stelle. Le sofisticate tecniche utilizzate, tra cui imaging differenziale e spettroscopia ad alta precisione, hanno permesso di superare i limiti imposti dalla luminosità accecante della supergigante, aprendo nuove prospettive per l’esplorazione di sistemi simili.

L’impatto della scoperta è destinato a modificare paradigmi consolidati sul comportamento evolutivo delle supergiganti rosse e sull’interpretazione degli eventi come il “Great Dimming”. Le campagne di osservazione future, con strumenti ancora più potenti come il James Webb Space Telescope, potranno approfondire la conoscenza delle orbite, delle interazioni e dell’ambiente circostante, influenzando anche la comprensione di fenomeni cosmologici quali l’arricchimento chimico galattico e la formazione di corpi compatti. Betelgeuse, protagonista della costellazione di Orione, rimane così un punto di riferimento per la scienza, la cultura e l’astronomia, ora arricchito da una nuova compagna che apre strade ignote nella ricerca stellare.

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