Approvato il Dl Università: 160 milioni agli enti di ricerca

Approvato il Dl Università: 160 milioni agli enti di ricerca

Il Decreto Legge Università e Ricerca, approvato definitivamente dal Senato il 23 luglio 2025, rappresenta un momento cruciale per il sistema accademico e scientifico italiano. Il provvedimento sancisce un impegno strategico del Governo Meloni volto a rafforzare la ricerca e la formazione universitaria, riconoscendo nella scienza un elemento chiave per la crescita nazionale. Al centro della misura vi è uno stanziamento di 160 milioni di euro, distribuiti dal 2025 al 2027, destinati agli enti di ricerca pubblici per sostenere progetti strategici, infrastrutture e innovazione tecnologica, con l’obiettivo di garantire continuità e competitività a livello internazionale. Parallelamente, il Piano d’azione “Ricerca Sud” libera 150 milioni di euro da investire nelle regioni meridionali, per ridurre il divario esistente con il Nord, valorizzare talenti locali e contrastare la fuga di cervelli. Le misure non si limitano al finanziamento: sono previste la proroga del mandato del Consiglio Universitario Nazionale e la conferma delle agevolazioni fiscali sulle borse di ricerca, garantendo così continuità e sostegno ai giovani studiosi. La stabilizzazione del personale precario del CNR costituisce una svolta attesa da tempo, con procedure accelerate per valorizzare competenze e favorire un sistema più stabile. Le parole del Ministro Bernini sottolineano il carattere integrato e strategico del decreto, che aspira a rilanciare l'Italia come polo scientifico di eccellenza. L’intervento apre nuove prospettive per studenti, ricercatori e territori, favorendo l’inclusività e l’innovazione, elementi essenziali per competere nel panorama internazionale. In sintesi, il Dl Università si presenta come una riforma essenziale che, con investimenti mirati e riorganizzazioni strutturali, punta a rendere la ricerca scientifica italiana più dinamica, attrattiva e capace di contribuire significativamente allo sviluppo economico e sociale del paese.

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