
Aeneas: l’IA di DeepMind che riscrive la storia latina
Il progetto Aeneas rappresenta una svolta significativa nel campo del restauro digitale dei testi antichi, in particolare delle iscrizioni latine frammentarie. Sviluppato da Google DeepMind e rilasciato in open source, Aeneas è un modello di intelligenza artificiale capace di ricostruire frasi incomplete, collocandole nel loro contesto storico e culturale. Grazie all’addestramento su milioni di parole da fonti molteplici, il modello utilizza algoritmi di machine e deep learning per suggerire completamenti con un’affidabilità superiore al 70%, accelerando enormemente il lavoro degli studiosi e aprendo nuove prospettive per la filologia e l’archeologia.
L’approccio open source adottato da DeepMind permette una collaborazione internazionale e interdisciplinare senza precedenti, favorita dalla trasparenza e dalla riproducibilità delle analisi. Pubblicato sulla rivista Nature, Aeneas ha superato una severa validazione scientifica, pur sottolineando l’importanza della supervisione umana e dell’etica nell’utilizzo dei risultati generati dall’IA. L’impatto sugli esperti si riflette in un risparmio di tempo e in una più ampia capacità interpretativa, mantenendo però centrale il ruolo critico e culturale del ricercatore.
Guardando al futuro, Aeneas rappresenta un modello replicabile per altre lingue antiche e un esempio di come l’intelligenza artificiale possa integrarsi nei beni culturali per una conservazione più efficace e una valorizzazione scientifica profonda. Tuttavia, permangono criticità legate alla qualità delle fonti e all’analisi stilistica, richiedendo uno sviluppo continuo e il mantenimento di un dialogo costante tra tecnologia e umanistica, affinché il potere computazionale si sposi con la rigore filologico e una riflessione critica permanente.