
Assegno di Inclusione 2025: Le Novità e i Passaggi Fondamentali per il Sostegno alle Famiglie e l’Inclusione Lavorativa
L’Assegno di Inclusione, introdotto nel 2025 dal Governo italiano, rappresenta una significativa innovazione rispetto al precedente Reddito di Cittadinanza. Il suo obiettivo principale è promuovere non solo un sostegno economico alle famiglie in difficoltà, ma un percorso attivo di inserimento lavorativo e inclusione sociale. Questa misura nasce come risposta alle criticità socio-economiche accentuate dalla pandemia e dall’inflazione, che hanno colpito duramente i nuclei familiari più fragili, richiedendo strumenti più efficaci e personalizzati.
La differenza fondamentale tra Assegno di Inclusione e Reddito di Cittadinanza risiede nella maggiore selettività dei requisiti e nell’obbligo di attivazione lavorativa previsto dalla nuova misura. L’assegno è progettato per accompagnare concretamente i beneficiari verso l’autonomia, grazie a percorsi individualizzati e all’integrazione con i servizi territoriali e i Centri per l’Impiego. Ciò segna un cambio di paradigma: da un sostegno passivo a un modello di inclusione dinamico e personalizzato, costruito attorno alle esigenze specifiche delle persone.
Per facilitare questa transizione, il Ministero del Lavoro ha introdotto due strumenti chiave nel 2025: un sistema digitale di monitoraggio e profilazione che consente una valutazione precisa delle necessità di ogni nucleo familiare, e percorsi di attivazione integrati, calibrati attorno alle competenze e fragilità individuali. Questi strumenti rappresentano il cuore operativo dell’Assegno di Inclusione, ponendo le basi per un’efficace politica di inclusione sociale e lavorativa, in grado di contrastare realmente la povertà e rilanciare l’occupazione.