L’Ordine Esecutivo di Trump sulle Sovvenzioni di Ricerca: Una Minaccia all’Indipendenza Scientifica negli Stati Uniti

L’Ordine Esecutivo di Trump sulle Sovvenzioni di Ricerca: Una Minaccia all’Indipendenza Scientifica negli Stati Uniti

L’ordine esecutivo emanato dall’ex Presidente Donald Trump il 20 agosto 2025 ha radicalmente modificato il sistema di assegnazione delle sovvenzioni pubbliche alla ricerca scientifica negli Stati Uniti, suscitando forti polemiche e preoccupazioni nell'ambiente accademico. Tradizionalmente, le sovvenzioni statunitensi erano assegnate tramite un sistema di peer review, che garantiva valutazioni imparziali e basate sul merito da parte di esperti indipendenti. Tuttavia, con il nuovo provvedimento, tale processo è stato sostituito da decisioni prese da funzionari politici nominati dall’amministrazione, causando allarme circa la possibile politicizzazione della scienza e la limitazione dell’autonomia accademica.

Le reazioni dell’ambiente scientifico e politico sono state unanimi e critiche. Deputati come Zoe Lofgren, policy advisor come Casey Dreier e attivisti per la libertà accademica hanno denunciato il rischio che la nuova procedura favorisca scelte arbitrarie, controlli politici ingiustificati e un indurimento della censura sui temi più controversi, quali cambiamento climatico o diritti civili. L’eliminazione della peer review infatti potrebbe portare a una perdita di qualità, trasparenza e merito nelle ricerche finanziate, con conseguenze negative sia a livello nazionale sia internazionale.

Guardando al contesto internazionale, molte nazioni sviluppate continuano a garantire una gestione neutrale e rigorosa dei finanziamenti tramite commissioni scientifiche indipendenti, considerato best practice. Il sistema introdotto negli Stati Uniti diverge fortemente da questi modelli, e rischia di indebolire la posizione di leadership scientifica americana, causare fuga di talenti e una possibile compromissione della libertà intellettuale. In sintesi, l’ordine esecutivo rappresenta un serio passo indietro per la scienza, minando i valori di trasparenza, autonomia e innovazione alla base della ricerca di qualità.

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