Riforma pensioni 2025: le richieste di sostegno per la previdenza complementare e le nuove strategie europee

Riforma pensioni 2025: le richieste di sostegno per la previdenza complementare e le nuove strategie europee

La riforma pensionistica italiana del 2025 si inserisce in un contesto di sfide demografiche ed economiche, puntando a garantire sostenibilità e adeguatezza delle pensioni future. Fondamentale risulta il rafforzamento della previdenza complementare, il cosiddetto "secondo pilastro", che affianca la pensione pubblica per assicurare redditi dignitosi in età avanzata. Nonostante una crescente diffusione, permangono disparità nell'accesso, specie tra lavoratori autonomi e giovani precari, evidenziando la necessità di incentivi mirati e sensibilizzazione. Sindacati e imprese propongono maggiori agevolazioni fiscali e contributive per stimolare l'adesione alle forme integrative, semplificando la normativa e coinvolgendo attivamente le aziende, fondamentali testimoniali del sistema. A livello europeo, l'Unione supporta la diffusione della previdenza complementare attraverso cofinanziamenti, armonizzazione normativa e campagne informative, oltre a promuovere la portabilità dei diritti pensionistici tra i Paesi membri. Questo quadro promosso dall'UE apre nuove opportunità, rafforzando la solidità sociale e la mobilità lavorativa nell'intero continente. Il confronto evidenzia altresì l'importanza dell'indicizzazione degli assegni all'inflazione, richiesta dal sindacato SPI-CGIL per tutelare il potere d'acquisto dei pensionati. Le misure governative previste per il 2025 mirano ad ampliare la base degli aderenti ai fondi pensione coinvolgendo fasce più vulnerabili, semplificando le procedure e intensificando la formazione, in sinergia con le politiche europee. Imprese e lavoratori, quindi, si trovano di fronte a nuove sfide e opportunità che, se affrontate con una strategia condivisa, possono consolidare la sicurezza sociale futura. Il successo della riforma dipenderà dalla capacità di promuovere una cultura previdenziale diffusa, dall'efficacia degli strumenti adottati e dalla coesione tra istituzioni pubbliche, partenariati sociali e organismi comunitari, per assicurare un sistema pensionistico equo, sostenibile e capace di rispondere alle esigenze intergenerazionali del Paese.

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