Francia tra crisi politica e incertezza istituzionale: Macron invoca un governo tecnico per salvare il Paese
La Francia sta affrontando una crisi politica e istituzionale senza precedenti dalla fondazione della Quinta Repubblica, con il sistema semipresidenziale che mostra evidenti limiti. Da oltre un anno manca un governo stabile a causa della frammentazione politica e dell'incapacità di formare maggioranze solide, situazione che ha alimentato tensioni sociali e sfiducia diffusa. Il presidente Emmanuel Macron, inizialmente simbolo di modernità e pragmatismo, si trova oggi al centro delle critiche per una leadership ritenuta distante dai cittadini e incapace di superare lo stallo. Di fronte a questo quadro, è stato proposto un governo tecnico, ispirato al modello Draghi in Italia, con nomi di rilievo come Jean-Claude Trichet o Christine Lagarde per guidare il Paese verso la stabilità economica e politica. Tale soluzione però divide e solleva interrogativi sulla legittimità democratica e l'accettazione parlamentare. La situazione rischia di degenerare in una crisi di regime, con ripercussioni gravi sul piano interno, economico e internazionale, come evidenziato dall'innalzamento dello spread e dalla perdita di fiducia degli investitori. Il confronto con Charles de Gaulle mette in luce le profonde differenze tra la nascita della Quinta Repubblica e lo stato attuale, segnato dall'incapacità di garantire ordine e coesione. Le prospettive indicano la necessità urgente di una riforma istituzionale che riequilibri il potere esecutivo e legislativo per superare la crisi e rilanciare la democrazia francese.