
Il Governo Meloni riafferma il No all'Invio di Soldati in Ucraina: Sì alle Garanzie di Sicurezza, No ai ‘Volenterosi’
Il Governo italiano guidato da Giorgia Meloni ha confermato il 28 agosto 2025 una posizione chiara e coerente riguardo alla guerra in Ucraina: nessun invio di truppe italiane sul campo, ma forte sostegno alle garanzie di sicurezza per Kiev. Durante una riunione governativa con i ministri della Difesa e degli Esteri, si è sottolineata l’importanza di mantenere un equilibrio geopolitico tra Unione Europea, Stati Uniti e le iniziative come quella dei ‘volenterosi’, una coalizione di paesi disposti a un intervento militare diretto. La linea italiana si concentra su un impegno diplomatico e umanitario, con forniture di materiali difensivi, assistenza logistica e sanzioni economiche coordinate, rispettando i limiti costituzionali e internazionali.
Nel contesto internazionale, l’Italia si distingue per prudenza, condividendo la posizione americana di escludere un confronto militare diretto per evitare un’escalation pericolosa, e mantiene un forte dialogo diplomatico con gli alleati per promuovere negoziati di pace. La solidarietà alle vittime civili ucraine è ribadita con fermezza, sottolineando la responsabilità russa nei bombardamenti. Parallelamente, cresce l’impegno italiano nel sostegno economico e umanitario, con particolare attenzione al coinvolgimento della società civile e delle organizzazioni non governative.
La scelta italiana, largamente condivisa nell’opinione pubblica e in Parlamento, rafforza la politica estera nazionale e protegge l’autonomia strategica di Roma. Pur riconoscendo i rischi che la prudenza può comportare in termini di pressione militare, il Governo Meloni privilegia un equilibrio sostenibile, saldo sui principi del diritto internazionale, puntando a una soluzione politica e negoziale della crisi ucraina. Questo approccio conferma l’Italia come protagonista responsabile e moderata nella stabilità europea.