Napoli al Centro dell’Istruzione: Il Presidente Mattarella Inaugura il Nuovo Anno Scolastico 2025/26 tra Speranze e Polemiche
L'anno scolastico 2025/26 in Italia si apre sotto i riflettori con l'inaugurazione ufficiale a Napoli il 22 settembre, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Questo evento assume un forte valore simbolico, poiché Napoli rappresenta un laboratorio per l'inclusione e la lotta contro la dispersione scolastica, con il messaggio di rilanciare la centralità dell'istruzione pubblica. Tuttavia, dietro l'evento si profilano criticità che coinvolgono l'organico docente, il precariato e la gestione del sostegno agli alunni con disabilità.
Il Ministero dell'Istruzione ha annunciato un notevole incremento delle immissioni in ruolo per i docenti nel 2025, puntando a ridurre la precarietà e favorire la continuità didattica. Nonostante ciò, le critiche non si sono fatte attendere: Elly Schlein e l’opposizione denunciano carenze strutturali organiche e una politica scolastica senza visione. I sindacati evidenziano come oltre 250.000 contratti a tempo determinato continueranno a caratterizzare il mondo della scuola, sottolineando la persistenza del fenomeno dei "supplenti eterni" e l'assenza di stabilizzazione.
Un ulteriore aspetto critico riguarda il sostegno per gli alunni con disabilità, con soli 1.466 posti di ruolo assegnati su 7.287 disponibili, creando gravi problemi di inclusione. Il Ministero, però, difende i progressi fatti, introducendo novità come piani triennali di reclutamento e formazione, sostegno psicologico post-pandemia e innovazioni didattiche. Le scuole, soprattutto al Sud, esprimono speranze e timori: si segnalano carenze di personale e fondi, ma anche esperienze di eccellenza e resilienza. In conclusione, l’anno scolastico 2025/26 rappresenta un momento cruciale per affrontare le contraddizioni e costruire una scuola inclusiva, stabile e innovativa, con Napoli simbolo di questa sfida nazionale.