
Scuola 2025/26: tutte le nuove regole tra stop ai cellulari, stretta sulla condotta e riforma degli esami
La scuola italiana si prepara a un profondo cambiamento con l’avvio dell’anno 2025/26, segnato da importanti novità normative e contrattuali. Le principali riforme riguardano il divieto di utilizzo dei cellulari durante le lezioni anche nelle scuole superiori, come risposta alla necessità di contrastare distrazioni e fenomeni quali il cyberbullismo, e di favorire l’interazione diretta tra studenti e insegnanti, valorizzando il processo di apprendimento. Al contempo, torna a pesare in modo decisivo il voto di condotta, con la possibilità per gli studenti delle superiori di dover ripetere l’anno in caso di grave insufficienza, segnalando un orientamento più severo verso il rispetto delle regole e un percorso educativo basato sulla responsabilizzazione individuale e collettiva.nnAccanto a questi cambiamenti disciplinari, anche le modalità di sospensione per gli studenti subiscono una profonda innovazione: le sospensioni fino a due giorni dovranno prevedere la partecipazione a attività di approfondimento e recupero, segnando un passaggio da una sanzione esclusivamente punitiva a un modello educativo orientato alla crescita e all’inclusione. Inoltre, la riforma dell’esame di Maturità introduce prove multidisciplinari e un colloquio orale focalizzato sulle competenze trasversali, nonché una valutazione delle esperienze pratiche come i PCTO, avvicinando l’esame alle esigenze formative contemporanee e alle sfide universitarie e lavorative.nnDal punto di vista del personale scolastico, il rinnovo del contratto scuola 2025 prevede aumenti salariali significativi per docenti e ATA, con l’intento di valorizzare queste figure professionali e contrastare la carenza di organico, specialmente in alcune aree del Paese. Non mancano però le preoccupazioni riguardo alle risorse necessarie per l’adeguata formazione del personale e il miglioramento delle infrastrutture. Le reazioni della comunità scolastica sono varie: mentre alcune famiglie e insegnanti accolgono positivamente le nuove regole, molti studenti mostrano timori legati alla rigidità delle norme, sottolineando la necessità di un equilibrato supporto e di una reale alleanza educativa. In sintesi, il 2025/26 si configura come un anno di svolta, con riforme che mirano a restituire alla scuola italiana un ruolo centrale nella formazione di cittadini responsabili e attivi, pur richiedendo un attento accompagnamento nell’implementazione delle novità.