Università italiane: più fondi per tutti gli atenei. MUR stanzia 8,3 miliardi di euro nel primo riparto FFO 2025
Nel 2025, il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per le università statali italiane ha raggiunto un valore record di 9,4 miliardi di euro, segnando un incremento del 3% rispetto al 2024 e oltre il 25% dal 2019. Questo aumento riflette la volontà del governo di sostenere il sistema accademico nazionale sotto molteplici aspetti, dalla didattica alla ricerca, all’innovazione e all’inclusione. La ripartizione dei fondi segue criteri condivisi con la CRUI, contemplando una quota base basata su dimensioni e iscritti, una quota premiale correlata alle performance e una quota perequativa destinata a ridurre le disuguaglianze territoriali. Nel primo riparto sono stati distribuiti 8,3 miliardi di euro, mentre il resto sarà destinato a bandi per progetti specifici.
Le università più finanziate nel 2025 confermano la loro leadership: Sapienza di Roma riceve 558,2 milioni (+4,6%), Alma Mater di Bologna 461,1 milioni (+2,8%), Federico II di Napoli 410,1 milioni (+1,0%), mentre il Politecnico di Torino registra un incremento record del 6%. Questi numeri sottolineano l’importanza di performance elevate in ricerca, didattica e internazionalizzazione. Il Politecnico di Torino evidenzia la crescente centralità delle discipline STEM, con investimenti orientati alla collaborazione con industrie e startup.
Le reazioni della CRUI sono positive, evidenziando come i nuovi fondi consentano il potenziamento dell’offerta formativa, dei servizi agli studenti, della ricerca e delle politiche di inclusione. Le università sono ora chiamate a sfruttare efficacemente queste risorse per migliorare strutture, assunzioni, innovazione didattica e sinergie con il mondo produttivo. Il finanziamento crescente mira anche a contrastare il deficit di laureati e la fuga dei cervelli, puntando a un’università più equa e competitiva, in grado di sostenere lo sviluppo culturale ed economico del Paese.