Tempesta geomagnetica tra l’1 e il 2 settembre 2025: rischio comunicazioni e satelliti sotto osservazione

Tempesta geomagnetica tra l’1 e il 2 settembre 2025: rischio comunicazioni e satelliti sotto osservazione

Tra l’1 e il 2 settembre 2025, la Terra è destinata a essere colpita da una tempesta geomagnetica di intensità stimata tra moderata e forte, classificata come G3. Questo evento è stato innescato da un brillamento solare e da un’espulsione di massa coronale (CME) avvenuti il 30 agosto 2025, che hanno lanciato una nube di plasma carico di energia verso il nostro pianeta. Un vento solare particolarmente veloce, proveniente da un buco coronale, ha contribuito ad accelerare la CME, complicando le previsioni sul tempo esatto e sull’intensità dell’impatto. La combinazione di questi fenomeni rappresenta una seria minaccia per le infrastrutture tecnologiche, in particolare satelliti, reti di comunicazione e sistemi GPS.

Gli effetti attesi della tempesta comprendono disturbi nelle comunicazioni radio, specialmente nelle aree polari, interferenze sui sistemi satellitari, alterazioni della ionosfera con potenziali ripercussioni sulla navigazione aerea e marittima, nonché la comparsa di aurore boreali in latitudini insolite. Mentre sono previsti danni limitati alle reti elettriche, picchi di corrente potrebbero comunque verificarsi. Le compagnie di telecomunicazione e le infrastrutture critiche sono già in allerta per minimizzare i possibili disservizi. Inoltre, la comunità scientifica italiana, con esperti come il professor Mirko Piersanti, sta intensificando gli studi con modelli che cercano di anticipare gli sviluppi e di migliorare la capacità di risposta.

Il monitoraggio in tempo reale si basa principalmente sui satelliti ACE e Wind, posizionati lungo la traiettoria Sol-Terra, che forniscono dati essenziali per anticipare gli effetti della tempesta geomagnetica. Questi sistemi permettono di diffondere avvisi tempestivi, aiutando operatori e autorità a predisporre misure protettive. Nonostante le incertezze, la collaborazione tra scienza, industrie e popolazione è cruciale per affrontare l’evento e sfruttare al meglio le opportunità di conoscenza offerte da tali fenomeni, sottolineando il legame fra la Terra e l’attività solare.

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